Il talento è cosa rara. Ma se c’è occorre coltivarlo. Studiare e impegnarsi devono divenire attività quotidiane. E se oltre al talento c’è una irrefrenabile passione, il successo è assicurato. Carmen Fizzarotti, compositrice e pianista, a soli ventotto anni è stata insignita del primo premio al concorso di composizione indetto dall’Ensemble Ibis della Frost School of Music dell’University of Miami, con il quintetto Slow futures. Premio ambitissimo, che riempie di orgoglio la giovane artista barese – come pure i suoi concittadini – innamorata sin da piccolissima della musica.
“Ho frequentato il Liceo scientifico Cirillo ma la passione per la musica è sempre stata più forte di qualsiasi altra cosa, tanto che direi che è nata con me. Quando ero piccola, mio padre ascoltava gli U2 e mia madre aveva sempre la radio accesa. Sono stata sempre circondata dalla musica”, racconta Carmen. Il momento decisivo giunge quando, dopo moltissime insistenze, il padre finalmente la conduce a prendere lezioni di pianoforte: “E qui è iniziata la mia avventura. Potevo avere sei o sette anni. Ero emozionatissima”.
Dopo dieci anni di studio al conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, nel 2014 Carmen Fizzarotti si diploma in pianoforte. A questo punto ha un blocco e non sa come proseguire. Deve continuare per altri due anni con il pianoforte o puntare su altro? Prende un’altra strada, sempre all’insegna della sua vocazione, e consegue il diploma accademico di secondo livello in Musica da Camera con una tesi sul Trio di Ligeti, nel 2016. Conclude questo secondo step con il massimo dei voti, ma soprattutto con la consapevolezza di aver imboccato la strada giusta. Durante il biennio, aveva seguito poche lezioni di composizione. Poche ma sufficienti a farle scoprire uno straordinario talento come compositrtice: “ho capito quanto possa essere potente e liberatorio mettere su carta la propria ispirazione; è un’azione di straordinaria e spontanea creatività” spiega Carmen.
E a questo punto, si chiude un percorso e comincia un altro ancora più complesso: un corso preparatorio presso il conservatorio di Bari con Roberto Andreoni, per poi proseguire con il prof. Federico Gardella presso il conservatorio di Monopoli. A quel punto, Carmen si trasferisce a Milano con una triennale in composizione con Alessandro Solbiati al conservatorio “Giuseppe Verdi”. Dopo di che, per quindici giorni, svolge un corso intensivo a Sermoneta, precisamente una masterclass di composizione con Ivan Fedele, Stefano Gervasoni, Diana Rotaru, Francesco Antonioni, Marco Stroppa, per conto della Fondazione Campus Internazionale di Musica. Chiusa in un castello, insieme ad altri compositori, doveva presentare un pezzo da passare al vaglio di un’apposita giuria. “Un’esperienza davvero singolare e formativa”, commenta Carmen.
Il 2018 è stato un anno pieno di successi: oltre alla triennale in composizione, esce in Puglia un bando regionale, un finanziamento per la musica contemporanea. Carmen si allea con Roberta Peroni, direttrice d’orchestra di Bari, e fonda il Six Memos Ensemble – sixmemosensemble – Home (weebly.com) – di cui è direttrice artistica. L’ensemble (formato da Carmen Fizzarotti, Roberta Peroni, Volha Shytsko, Teresa Dangelico, Nicola Fiorino e Maurizio Zaccaria) è ispirato alle Lezioni americane di Italo Calvino e diviene un’occasione preziosissima per diffondere la musica moderna e contemporanea. “Ho scoperto quanto possa essere potente e suggestiva l’azione creativa della scrittura quando si adatta alla musica. Ed è così che abbiamo pensato di proporre performance che legassero musica e letteratura”, chiarisce Carmen. La singolare esperienza artistica, prima che l’emergenza sanitaria ne decretasse lo stop, ha richiamato musicisti da tutto il mondo, finanche dalla Corea, rendendo Bari un polo di attrazione per tutti gli amanti della buona musica.
Carmen è stata assistente del coordinatore Alessandro Solbiati nel master di secondo livello in composizione presso il conservatorio di Milano, a cui hanno offerto il loro prezioso contributo i maestri Ivan Fedele, José Manuel Lopez Lopez, Michael Jarrell, Toshio Hosokawa, Beat Furrer. E ha vinto moltissimi premi, nella sua carriera. Ma il più prestigioso e insperato è stato quello conquistato a Miami: “la mia è una musica dark e proprio non credevo che avrei vinto. Ma neppure questo mi ha fermata. D’altra parte, ho sempre saputo che la musica sarebbe stata la mia sola strada. Sono sempre stata interessata all’espetto curativo e terapeutico della musica, tanto che inizialmente volevo studiare psicologia. Ma avrei dovuto sottrarre tempo alla mia principale passione”.
Adesso, in quanto direttrice artistica, ha messo a frutto una propensione caratteriale per le attività manageriali e lavora incessantemente alle sue composizioni, spostandosi da Milano a Bari. “Non sono il classico esempio di cervello in fuga, tengo a precisare. Ci sono molti modi per aiutare la Puglia e per restarvi. Molti bandi e molte opportunità. Non posso e non voglio dimenticare la mia terra d’origine. È stato qui che ho conosciuto il mio futuro marito, Maurizio Zaccaria, pianista dell’Ensemble. Un motivo in più per essere grata alla mia città e alla mia terra”, conclude Carmen.