La resistenza della musica parte dal John Cage di Bitonto

Francesco e Gabriele Acquafredda illustrano i traguardi raggiunti, a cominciare dai numerosi iscritti, e annunciano i nuovi corsi di sassofono e tromba

Sono trascorsi poco più di tre mesi dall’inaugurazione, in via Carlo Rosa a Bitonto, del John Cage Center (qui la pagina facebook) primo polo d’orientamento per l’università telematica e-Campus e accademia musicale. Il progetto nasce da un’idea dei giovani fratelli Francesco e Gabriele Acquafredda, sin da piccoli innamorati della musica e convinti assertori della necessità di rilanciare a trecentosessanta gradi la cultura e l’università sul territorio. Una novità assoluta nel panorama artistico e culturale bitontino, nonostante pandemia e lockdown abbiano lasciato il segno. La depressione culturale continua, infatti, a investire il settore nella sua interezza.

Ci siamo recati presso il centro di formazione al fine di tracciare un bilancio di questi primi mesi di attività e incuriosire i lettori su alcuni progetti in cantiere che, una volta archiviata l’attuale difficile stagione, potranno tradursi in realtà.

Ma procediamo con ordine. A partire da questo mese sarà possibile iscriversi a percorsi formativi di perfezionamento sulla metodologia Nuova Didattica Per Le Lingue (CLIL), che dà diritto a tre punti per un candidato che sia già in possesso di una certificazione in lingua straniera di livello minimo B2, conseguibile in lezioni online con il materiale (dispense e videolezioni) a disposizione su piattaforma.

Il team del corpo docenti si allarga con la partecipazione di Francesca Lovero, psicologa e psicoterapeuta esperta in psicopatologia dell’apprendimento la quale, attraverso il servizio MiOriento. “Supporta gli studenti nella scelta consapevole del percorso di studi, promuovendo la conoscenza del proprio se e valorizzando le proprie capacità interne. Inoltre – illustra Gabriele – lo sportello per i Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) offre l’opportunità di personalizzare il proprio metodo di studio, utilizzando strumenti compensativi ad hoc per raggiungere in modo efficace gli obiettivi formativi”.

“La differenza la fanno i nostri insegnanti, tra i quali Luigi Nardiello, maestro per la classe di canto e parte integrante del gruppo mezzo tono, Alberto Iovene per le lezioni di pianoforte jazz, Arduino Panaro per il basso, Francesco Cassano per la chitarra, Giovanni Antonino per le percussioni afrocubane. E ancora, Annalisa Lacetera insegnante di pianoforte, Brigida Mattiace di violino, Maddalena Licinio di violoncello, mentre io stesso do lezioni di batteria”, prosegue Francesco. Che conclude: “Il colpo di fulmine sono i nuovi corsi di sassofono e di tromba pop e jazz, le cui lezioni saranno in presenza nel rispetto dei protocolli di sicurezza igienico-sanitari“.

L’ambizione di Francesco e Gabriele è “ospitare presso l’accademia alcuni grandi nomi sia del panorama musicale classico che di quello moderno, organizzando magari qualche concerto all’aperto”. Un obiettivo che è anche una scommessa. In un momento di grave difficoltà del settore culturale e artistico, caratterizzato da una forte contrazione degli ascolti e delle vendite, “occorre continuare a credere e a puntare su cultura e spettacolo, che in tempi normali rappresentano una leva turistica di primaria importanza per il nostro territorio quanto il turismo e la gastronomia”, dichiarano all’unisono i fratelli Acquafredda.