Le “tenere” e “voraci” donne del Sud ritratte dai celebri versi di Alda Merini insieme a quella lunga strada di sabbia, che Pasolini percorse nel ’59 al volante di una Fiat 1100, saranno tra i primi soggetti ad essere rappresentati sulle panchine letterarie di Taranto. Otto in tutto le originali sedute a forma di libro aperto, installate in altrettanti luoghi della città; pagine di marmo pronte ad accogliere le parole di autori contemporanei. Tra gli altri Alessandro Leogrande con La leggenda del fiume Tara, Ettore Toscano e le sue Poesie scelte, 1970-2009 e ancora Salvatore De Rosa con Le date del mare non finiscono.
Ma i loro versi non saranno l’unico elemento culturale ad essere ospitato dalle suggestive panchine. Alcune, infatti, saranno la cornice di colorate illustrazioni, realizzate da artisti locali come Gabriele Benefico, Carlo Casamassima, Nicola Sammarco, Gianfranco Vitti e Nunzia Marzella. Il progetto delle panchine letterarie è firmato dal collettivo La Factory – handmade in Italy e promosso dall’associazione Il Gazebo Esagonale con l’intento di divulgare la lettura anche fra le nuove generazioni.

L’idea di donare un valore artistico-letterario a comuni sedili all’aperto non ha, in realtà, natali tarantini e affonda le sue radici nella Londra di qualche anno fa. La capitale inglese ne accolse nell’estate del 2014 ben cinquanta in virtù di un’iniziativa del National Literary Trust, associazione con lo scopo di migliorare il livello culturale nelle zone più svantaggiate del Regno Unito. Grandi nomi della letteratura inglese da Jane Austen a Virginia Woolf, da Arthur Conan Doyle a Shakespeare rivivono su pagine di marmo impreziosite da suggestivi disegni a colori.
Quattro le zone da esplorare per poter scorgere tute le panchine londinesi: Bloomsbury Trial, City Trial, Greenwich Trial e Riverside Trial. E per un viaggiatore curioso di scovarle in diversi paesi del mondo, potrebbero tornare utili una tappa in Polonia e una in Turchia. Sedili che riproducono un libro aperto nel 2017 sono apparsi, infatti, a Varsavia. Un’idea dalla Fondazione Zaczytani, che mira non solo a promuovere la lettura tra la popolazione polacca ma anche a incoraggiarla a donare libri alle librerie degli ospedali. Allo stesso anno risale anche l’installazione di panchine d’autore ad Istanbul, dove le sedute presentano la copertina sul retro e la pagina aperta come schienale. Su quest’ultima sono realmente stampati versi di noti scrittori.
Per quanto riguarda l’arrivo in Italia del progetto, ad aprire le danze è stata proprio la Puglia nel 2018 con le panchine letterarie promosse dall’università di Foggia. Decorate da studenti dell’Accademia di Belle Arti hanno arricchito gli esterni dei vari dipartimenti dell’ateneo, ispirandosi ai versi di Alessandro Baricco, Oriana Fallaci, Niccolò Ammaniti, Dacia Maraini, Giuseppina Torregrossa. All’iniziativa pugliese hanno fatto seguito, tra il 2019 e 2020, quelle di Macchiagodena, in Molise, paese diventato sede nazionale dei Borghi della lettura, di Terrassini, in provincia di Palermo, con sedili ispirati ai grandi scrittori siciliani quali Sciascia, Camilleri e Meli, nonché di Giulianova.

In quest’ultima centro quattro sedute speciali riportano citazioni di Gabriele D’Annunzio, Ignazio Silone, Ennio Flaiano e Donatella Di Pietrantonio. Taranto, dunque, seguendo la scia delle città che l’hanno preceduta, si propone quale più recente tappa di un’idea di grande originalità e dal forte impatto culturale portando a due il numero di comuni pugliesi che vanta il “fenomeno” delle panchine letterarie. Quelle tarantine, tuttavia, si contraddistinguono per due aspetti che le rendono particolarmente uniche ed innovative: in virtù della loro collocazione, libro e mare si fonderanno dando la possibilità ai passanti di sedersi per ammirare il paesaggio o posarsi su una pagina letteraria ricordandone gli autori citati.
Taranto, inoltre, renderà tecnologiche le panchine letterarie, dando la possibilità di ricaricare tablet o cellulari, grazie a piccoli pannelli fotovoltaici, inseriti nella parte superiore dei sedili e attraverso l’installazione di una batteria, incassata in un alloggio previsto già in fase di stampo del modulo, dotata di porta usb. La stessa batteria alimenterà un punto luce diffuso, posizionato ai piedi della panchina. Una luce di speranza per il mondo della cultura, in penombra ormai da mesi.
In alto, un fotomontaggio della prima panchina che sarà installata a Taranto, ispirata a “La leggenda del fiume Tara” di Alessandro Leogrande