Le occasioni di divertimento che il centro storico di Bitonto offre durante questa calda estate sono innumerevoli. E, tra queste, il “Galà della focaccia” non poteva non ottenere i favori del variegato popolo bitontino, insieme a numerosi forestieri. Si parla, dopotutto, di una delle tante ragioni culinarie per cui la Puglia è decantata in Italia e oltre.
Tale delizia risale agli antichi romani e alla loro focacia, femminile di focacius, che significa “cotto al forno” (dal latino focus). Il piatto, sebbene basso e schiacciato come tradizione vorrebbe, non è paragonabile alla prelibatezza che noi tanto apprezziamo. E non risale neppure a Genova e alla sua fugassa bianca, la più antica d’Italia. È, invece, a Bari che nasce la focaccia che ci piace gustare.
Organizzata dal “Parco delle Arti”, in collaborazione con il “Nuovo Gal Fior d’Olivi”, la sagra ha offerto la possibilità di assaporare questa straordinaria pietanza della cucina barese nella sua versione bitontina o, meglio, nelle sue diverse varianti, tra cui una abbinata alla cipolla di Acquaviva, gradita ospite della sagra bitontina.
Come si svolgeva la serata? In piazza Cavour era installato un Info Point che vendeva i ticket per acquistare un pezzo di focaccia e una bibita. Nella maggior parte dei locali e pizzerie della parte storica, inoltre, si poteva anche fruire, comodamente seduti al tavolo, di un menù più completo, comprendente un pezzo della famosa focaccia e altre specialità tipiche.
Non sorprende, dunque, che tale evento abbia richiamato una folla inaspettata. Intere famiglie, sin dalle venti, erano già intente ad acquistare la saporitissima “ruota” e assolutamente ben disposte a fare il bis. Era davvero piacevole questo girovagare continuo tra i locali del borgo antico con i forni aperti fuori orario.
Nella prima edizione del galà, la regina della serata iniziava, tuttavia, a scarseggiare già dopo poco più di un’ora. Una vera sfortuna per chi si aspettava di mangiarne dopo le ventidue o, addirittura, alle ventitré: una vera iattura per i venditori che vedevano dozzine di clienti allontanarsi infastiditi.
Il Solito Posto, in piazza Cavour, fortunatamente, aveva invitato la cover band di Vasco Rossi, i Killerkom, che infuocava i passanti, soprattutto quelli sforniti di focaccia. Anche il Rerum Lounge Bar ospitava un duo acustico, che interpretava in chiave swing e blues brani italiani e internazionali.
Nessuno, probabilmente, si aspettava un simile successo. In fondo, era solo la prima edizione. Teniamo duro per l’anno prossimo, perché alla fine si sa: la seconda volta va sempre meglio. E chissà che qualche barese, animato da spirito di rivalsa, non giunga a Bitonto per assaggiare la nostra ormai famosa focaccia.