Qualche giorno fa, verso mezzanotte, un’auto girava tranquillamente tra le strade del centro, a Bitonto. Una volta terminata via Verdi, imboccava via Repubblica, sgombra di mezzi e passanti per l’ora tarda. Dato che a bordo c’erano dei giovani, intenti a godersi il fresco della notte, l’atmosfera era calma e distesa. Una spensieratezza assai gradevole, resa appena un po’ “elettrica” dalle risate e dalla musica della radio.
Il tratto finale della strada era piuttosto buio: le luci dei fari erano, infatti, spente. L’aria, insomma, si era fatta piuttosto spettrale; ma a “porvi rimedio” c’erano le fragorose risate dell’equipaggio della vettura.
All’improvviso, da un punto indistinto nella fila dei balconi, i ragazzi hanno visto uscire uno stormo di pipistrelli, che ha attraversato “minaccioso” la strada. Una scena da castello di Dracula, in Transilvania.
Urlando a squarciagola, per la sorpresa e lo spavento, i giovani hanno richiuso velocemente i finestrini e si sono lanciati a tutto gas lontano dal centro. Ma ora, cari lettori, non allarmatevi eccessivamente. Si sa che spesso la paura fa gonfiare gli eventi e la scarsa visibilità tende ad ingigantire le proporzioni. Nei giorni successivi, infatti, nessuno ha più urlato “al pipistrello!”.
Finché, una sera più recente, verso le otto, in una zona periferica della città, accanto alla stazione ferroviaria, non si è verificato un simile preoccupante avvistamento. Mentre stava ritirando i panni stesi al balcone, asciutti e profumati, una signora ha visto una specie di pallina schiantarsi sul divano di vimini alle sue spalle.
Si è girata velocemente e ha scorto la temutissima creatura, piccola e pelosa, mentre si contorceva proprio lì, dove la donna soleva sedersi per godere il fresco. Le sue urla hanno allarmato i vicini di casa, che si sono affacciati ai balconi per capire la ragione di tanto spavento. Il piccolo pipistrello, però, non ha concesso interviste e, così com’era giunto, è sparito all’istante.
In realtà, come ha svelato poi la donna, non era la prima volta che si era imbattuta in un pipistrello. Alcuni anni fa, durante un’altra calda estate, un esemplare della specie si era introdotto in casa – complice l’assenza di zanzariere – infilandosi, nientepopodimeno, nel freezer, mentre la signora stava deponendo la sua scorta settimanale di carne. Il giorno dopo, la “bella” sorpresa: il volatile era surgelato.
Non è la prima volta, dunque, che questi “amabili” esserini si trovano in città. E non deve stupire che si spingano fino al centro. Attualmente, in Italia, ci sono trentaquattro specie di pipistrelli, per la maggior parte nel meridione. Non vivono esclusivamente in grotte oscure; spesso, infatti, si rifugiano in luoghi pieni di alberi e in posti freschi e bui, come le soffitte, le grondaie e i campanili delle città.
Questi volatili possono vivere anche fino a quarant’anni, se restano nel proprio habitat. Ma a causa della progressiva perdita di un luogo giusto dove dimorare, sono costantemente alla ricerca di nuovi rifugi. Il clima, sempre più imprevedibile, non aiuta minimamente la ricerca di un posto sicuro, nel quale abbandonarsi al letargo. E, nonostante si ammalino difficilmente e mangino di tutto, spesso muoiono di fame, oltre che per il repentino cambio di temperature.
Non vi stupite, dunque, se incontrate lungo il vostro cammino queste tenebrose creature della notte: sono solo di passaggio nel periodo estivo, attratte dal cibo e dal fresco di qualche grondaia. D’altra parte, non sono gli unici intrusi nell’habitat cittadino: spesso, ad avventurarsi in paese sono anche animali ben più pericolosi e vistosi, come i cinghiali o le volpi. In alcune zone d’Italia, specialmente nel centro, si trovano anche scoiattoli o ricci. E, in qualche caso, persino lupi.
Questi “clandestini” si spingono nei centri urbani alla ricerca di cibo, rinvenuto vicino ai cassonetti dei rifiuti. I pipistrelli possono essere un aiuto contro i ratti o i piccioni, sempre più molesti, ma non sono un pericolo per l’uomo diversamente dai cinghiali. Un problema che potrebbe rivelarsi di difficile soluzione, considerato il preoccupante aumento degli avvistamenti.
Insomma, tra topi e bisce nel centro storico, per non dire dei cinghiali a zonzo nelle strade di periferia, non stupisce che nella fauna urbana facciano il loro ingresso i pipistrelli, tenebrose creature della notte. A Bitonto – diciamocelo – non ci facciamo mancare proprio niente!
Chissà che in notti così misteriose non faccia irruzione, nel suo costume da pipistrello, persino Batman, il vendicatore mascherato, pronto a fare della nostra ridente cittadina la sua Gotham City.
Nella foto in alto, Batman, il famoso vendicatore mascherato