Da quel che si dice, Giuseppe Verdi era un grande estimatore del caffè e ripeteva spesso, ai suoi collaboratori, che quella deliziosa bevanda era un balsamo per il cuore e per lo spirito. E come dargli torto! In realtà, sperando di non abusare della pazienza del grande compositore, si potrebbe dire che il caffè non è l’unico balsamo: tutto il cibo, infatti, il buon cibo, s’intende, svolge questa benefica funzione nelle nostre vite, spesso a digiuno di dolci gratificazioni. C’è forse gioia più grande di un piatto di pasta al forno, sul desco domenicale, o di una gustosa pizza, il sabato sera con gli amici?
Il cibo è sempre un buon motivo per essere felici, perché sa riunire, intorno alla tavola, persone diversissime tra loro ma tutte ammaliate dai piaceri del palato. Ha in sé qualcosa di magico che vale la pena raccontare. Un’esperienza unica e originale, sempre al centro di piacevoli conversazioni, perfino telefoniche, come quella con Nicola Scarpelli e Nicla Longo, i due famosi chef di Le Rune, ristorante dal curioso e insolito nome di Torre a Mare.
Marito e moglie hanno inaugurato la loro attività dove prima c’era una birreria, con un arredamento caratteristico del nord Europa, che ha ispirato un nome tanto singolare quanto calzante: le rune sono, infatti, le lettere dell’antico alfabeto germanico. Hanno messo insieme la loro straordinaria esperienza e, rimboccandosi le maniche, hanno creato un ristoro oggi parecchio apprezzato nell’area barese e non solo. Ma qual è il segreto di un tale successo? Ogni piatto unisce la tradizione al desiderio di sperimentare, utilizzando ingredienti rigorosamente biologici e di prima scelta: questa la ricetta vincente!
Alimenti sempre freschi e di prima qualità: persino i condimenti più semplici, come il sale, che non è mica industriale ma grezzo di miniera. Mentre lo zucchero è ecosolidale e non raffinato. Prodotti spesso difficili da reperire, che i due chef hanno pensato bene di mettere in mostra su una credenza perché i clienti più esigenti possano comprarli e utilizzarli per le proprie tavole.
In fondo, siamo quello che mangiamo e, perciò, è bene dedicarsi a questo semplice e insostituibile “rito” nel modo migliore, perché ogni pasto costituisca un’esperienza extrasensoriale. La cucina è arte e Nicola e Nicla, due autentici artisti, sono poco propensi ad accontentarsi. Al desiderio di innovazione uniscono i sapori dell’infanzia, rimasti impressi nella loro memoria. Piatti essenzialmente baresi, che hanno come protagonisti principali il pesce e le verdure. Poco spazio è, invece, riservato alla carne, poiché la loro cucina è essenzialmente salutista.
Un viaggio, insomma, tutto barese nei sapori autentici della tradizione, al fine di proporre una cucina genuina e mediterranea, in cui grande spazio è riservato alla pasta, che Nicola Scarpelli definisce “la regina della tavola”. Spazio anche al colore, che cambia a seconda della stagione, frutto dell’abbinamento intelligente degli alimenti. Nicola e Nicla prediligono, in realtà, i colori caldi, come il rosso e il giallo. E poi, dulcis in fundo: torte e pasticcini, vere delizie per il palato e arma segreta di Nicla, la sua grande passione.
Nicla deve molto agli insegnamenti del marito e alla sua trentennale esperienza. Ma non solo. “Credo di aver avuto in dono non solo un palato particolare, ma anche di aver ereditato una grande passione per la cucina da mamma e papà, un uomo molto difficile da accontentare”, spiega.
Nicola, da parte sua, può vantare una lunghissima gavetta, cominciata con una paninoteca dove preparava i panini gourmet, considerati i migliori di Bari. È stato il primo in Puglia a servire la Guinness alla spina, finché non ha venduto l’attività, intono al ’91, continuando ad investire e a specializzarsi nell’ambito dello street food e in quello che adesso si chiama gastro-pub. Nessuno era in grado di eguagliare la qualità dei suoi panini e dei suoi piatti. Per dieci anni è stato chiamato per l’apertura di nuovi ristoranti, passando da una cucina all’altra, restandovi per qualche giorno oppure per alcune stagioni.
Per anni ha continuato a cercare la giusta collocazione; finché non ha preso il diploma di perito tecnico biologico, insegnando contemporaneamente in una cooperativa sociale e inaugurando, in seguito, un punto vendita di alimenti bio. E alla fine ha realizzato il suo sogno insieme a Nicla. Molto del suo talento e della sua caparbia volontà derivano dal forte legame che ha con la natura e con il reiki, la pratica orientale per conoscere sé stessi e controllare la propria energia spirituale. “Il reiki mi aiuta a trasferire la mia energia nel piatto e a dar vita ai sapori. Ecco perché è importante essere positivi quando si cucina”, spiega.
Nicola racconta la grande importanza che hanno nella sua vita la meditazione e le lunghe passeggiate sulla spiaggia: “Ho sempre vissuto accanto al mare. E’ parte di me. Non riuscirei a stare lontano”. Insieme a Nicla riscopre gli antichi sapori di quando era bambino e cerca di farli gustare ai suoi clienti, che tornano a casa con la “pancia piena” ma soprattutto con il palato soddisfatto e la mente rilassata. Perché l’armonia è il segreto di un pranzo o di una cena perfetta.