Se c’è un concetto con cui tutti, negli ultimi mesi, abbiamo dovuto acquisire familiarità è quello del reiventarsi, ovvero escogitare modi inediti per continuare a studiare, lavorare, mantenere relazioni sociali, coltivare hobby e fare tutte quelle piccole cose che, prima della pandemia, costellavano la nostra normalità e ci definivano come persone.
Fondamentalmente si è trattato di un processo volto a riprogrammare le nostre abitudini e le nostre vite: non è stato facile, neanche piacevole – del resto quando mai lo sono i cambiamenti improvvisi? – e, se nella maggior parte dei casi, tale processo non ha fatto altro che produrre un senso di odio nei confronti di quei dispositivi elettronici da cui ormai la nostra vita dipende, dall’altro ha prodotto possibilità nuove che – è innegabile – solo il mezzo digitale avrebbe potuto offrire.
È quanto accaduto al karateka diciassettenne bitontino Vincenzo Maiorano, che ha ricevuto a metà maggio la sua prima convocazione per un allenamento nazionale giovanile, svoltosi sotto forma di webinar.
Tale seminario, a cui gli atleti hanno potuto partecipare per mezzo della webcam, è parte di un più nutrito programma di iniziative digitali promosso dalla FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), che in questi mesi ha coinvolto diversi insegnanti e atleti tesserati i quali hanno potuto sfruttare questo periodo di apparente inattività per formarsi e migliorarsi.
“Quando il mio maestro, Salvatore, mi ha detto della convocazione, ho provato tanta incredulità e allo stesso tempo immensa gioia. Il karate, infatti, è tutta la mia vita“, racconta Maiorano. Nonostante la giovanissima età, Vincenzo pratica karate da ben undici anni e, attualmente, fa parte del team Cioce con cui ha conseguito negli ultimi anni – grazie a tanta costanza nel lavoro – diversi podi: la ragione per cui è riuscito a ottenere la convocazione nazionale. Gli atleti che, infatti, si distinguono all’interno delle gare regionali, possono entrare nei circuiti nazionali e poi aspirare a campionati europei e mondiali.
“È stata un’esperienza assolutamente entusiasmante. Dopo un’ora e mezza di allenamento serrato – prosegue – in cui pochissimi erano i minuti di recupero, ero distrutto ma allo stesso tempo felice di aver preso parte a una simile iniziativa, di aver appreso tanti nuovi esercizi da aggiungere al mio bagaglio di atleta”.
Ovviamente questo è solo un punto di partenza per Maiorano che, grato nei confronti dei suoi maestri e sempre con i piedi per terra, non ha paura di puntare in alto: l’obiettivo sono i campionati europei di karate. Un obiettivo davvero entusiasmante per un giovane karateka, soprattutto nel 2020, anno in cui i primi giochi olimpici che avrebbero visto la partecipazione di questa disciplina sportiva (con Viviana Bottero prima italiana a ottenere la qualificazione per Tokyo 2020) sono stati rinviati a causa dell’emergenza sanitaria.
Dopotutto, nel tempo incerto in cui viviamo, continuare a sognare e a fare progetti per il futuro è già di per sé un atto di resistenza che diventa ancor più lodevole nel momento in cui tali progetti sono perseguiti con impegno e costanza. Uno dei benefici del karate è, infatti, la filosofia del lavoro che viene inculcata fin da subito agli allievi: non esiste “il tutto e subito”, esistono solo la perseveranza, la fatica e l’impegno per raggiungere i propri obiettivi. Qualità che sono abbondantemente presenti in Vincenzo. E, allora, in bocca al lupo per il tuo futuro!