Chi può sconfiggere il “regno del coronavirus”, che si sta espandendo nelle nostre città, obbligandoci a stare rintanati in casa? Moltissime sono le iniziative a distanza, messe in piedi da realtà attive in ambiti diversi, dal commercio all’associazionismo, dal mondo della scuola a quello educativo e librario per accorciare le distanze tra i clienti, le persone o i bambini e garantire un minimo di servizi che per molti soggetti, soprattutto a rischio, possono essere un ottimo antidoto alla solitudine e alla quarantena forzata.
Sul web proliferano le videochat e le dirette social, organizzate da librerie e associazioni che organizzano corsi di vario genere, per non parlare poi degli streaming di parrocchie e gruppi religiosi.
Scorrendo tra i vari profili social e tra alcuni siti, numerosi sono gli appuntamenti rivolti ai bambini per mantenere sveglie creatività e fantasia e, allo stesso tempo, allontanare la paura e l’ansia di questi difficili giorni.
Tra tante pagine di storie narrate e lette in diretta social, da segnalare quelle di un personaggio della letteratura che – senza corona ma proprietario di un regno – tiene vivo il senso della meraviglia e alimenta le relazioni anche standosene comodamente a casa: Il piccolo principe, libro tradotto in centinaia di lingue, capolavoro per tutte le età, scritto dal francese Antoine Saint-de Exupery nel 1943, alle cui vicende danno voce, ogni giorno, le operatrici dell’équipe del centro socio-educativo diurno per minori A Modo Loro di Putignano.
Attraverso la diretta facebook della pagina centro, le educatrici si alternano nella lettura di un capitolo della storia del pilota di aerei che precipita nel deserto, incontrando il Piccolo Principe che abita su un particolare asteroide. La voce delle educatrici accompagna la giornata dei ragazzi nel viaggio tra gli asteroidi, gli incontri del Piccolo Principe con la rosa, la volpe e gli altri personaggi. Brevi video proprio come brevi sono i capitoli del romanzo.
“L’obiettivo è non interrompere la routine e offrire ai bambini la possibilità di mantenere una dimensione relazionale, nella quale poter parlare e confrontarsi con noi su quello che stanno vivendo e scherzare un po’ per esorcizzare i pensieri negativi” dicono le responsabili del centro, che ogni giorno accoglie una trentina di bambini e ragazzi – a rischio emarginazione o con disturbi dell’apprendimento – offrendo supporto scolastico o organizzando attività laboratoriali.
Lo staff, composto da tutor, pedagogista, educatrice, psicologa e coordinatrice di struttura, a seguito della chiusura forzata del centro, a causa dell’emergenza sanitaria, si è ritrovato a ripensare le strategie educative per essere vicini ai ragazzi. “Mediante i diversi dispositivi, garantiamo il supporto didattico pomeridiano ai nostri giovani utenti. Ogni pomeriggio, infatti, siamo a disposizione per aiutarli nei compiti”, spiegano. Probabilmente, proprio l’utilizzo delle piattaforme digitali rappresenta in sé un’occasione creativa per fronteggiare la quotidianità della vita ai tempi del coronavirus.
Oltre ai consueti compiti, quindi, era necessario pensare ad altre attività, rispetto alle difficoltà e alle conseguenze determinate dallo stare in casa tutto il tempo, senza poter svolgere le normali attività e, soprattutto, tenendo conto delle dinamiche relazionali che si possono sviluppare nei vari nuclei familiari. A tal proposito fondamentale è il supporto psicologico telefonico offerto dalla psicologa del centro socio-educativo. Si cerca di entrare nelle case delle famiglie attraverso una voce amica e una parola di sostegno o per una semplice condivisione quotidiana.
La lettura ad alta voce diventa, così, lo strumento che abbatte le barriere e permette di viaggiare con la fantasia, dando spazio alle emozioni. Chi ogni giorno è impegnato con i ragazzi sa bene quanto il mondo dei libri, delle attività educative extra-scolastiche siano fondamentali per la crescita personale e relazionale. Proprio per questo, l’equipe del centro putignanese ha proposto letture estremamente fantasiose come quella del Piccolo Principe: “Abbiamo ripreso la nostra attività di lettura ad alta voce tramite i social, dando spazio ai grandi classici che sono in grado di appassionare e far riflettere i nostri ragazzi”.
In previsione dei numerosi giorni di quarantena forzata, lo staff sta predisponendo altre contromisure per combattere la solitudine: “Proporremo attività pratiche per permettere ai nostri ragazzi di occupare il loro tempo in modo costruttivo, creativo e divertente. Stiamo valutando, inoltre, la lettura di altri classici, accogliendo le proposte dei nostri piccoli e giovani utenti”.
Si può ben dire, dunque, che il Piccolo Principe insieme ad altri piccoli amici, con le armi dell’educazione, della lettura e dell’uso virtuoso dei social possono rivelarsi autentici paladini nella battaglia al temibile virus con la corona.
Nelle immagini, le operatrici di “A Modo Loro”