Ci vuole tanta stoffa per raggiungere un primato, ma ancora più determinazione per tenerlo ben saldo. Ne è consapevole l’USD Bitonto Calcio, il sodalizio che rappresenta la città nel massimo campionato di calcio a livello dilettantistico. Alla sua seconda apparizione consecutiva in Serie D, il club presieduto da Francesco Rossiello è da otto giornate in vetta alla classifica del Girone H, considerato da sempre uno dei più ostici dell’intero torneo.
Basti pensare che, a seguire la compagine neroverde, a soli due punti di distacco, c’è il Foggia: nobile decaduta del calcio professionistico con alle spalle un totale di 38 partecipazioni tra la Serie A e la B. Subito dopo, in piena zona play-off, appaiono Casarano, Sorrento e Città di Fasano, tutte realtà che, nel corso della loro lunga storia sportiva, hanno più volte assaporato l’ebbrezza del calcio che conta.
La performance del Bitonto, in reatà, non sorprende più di tanto: era chiaro sin dalla chiusura del mercato estivo, infatti, che una rosa come quella guidata da mister Roberto Taurino fosse tra le più temibili. Ma in pochi avrebbero immaginato che, soltanto quattro mesi dopo, i neroverdi si sarebbero trovati al comando della classifica con dei risultati così sorprendenti.
I leoncelli, con venticinque gol fatti e soli quattro subiti, presentano il miglior attacco e la miglior difesa del girone. Nel primo caso, gran parte dei meriti sono da attribuire a Kikko Patierno, il bomber che primeggia nell’elenco dei marcatori del girone con 12 reti messe a segno. Classe ’91, unico bitontino in rosa e beniamino dell’intera tifoseria, è al suo terzo anno di esperienza nella “città degli ulivi” e rappresenta, ormai, il trait d’union per una squadra composta prevalentemente da nuovi innesti. Poco meno della metà dei palloni che sono approdati nella porta avversaria, dunque, sono stati calciati da lui, che quest’anno è supportato, in un tandem d’attacco di grande spessore per la categoria, dall’attaccante andriese Riccardo Lattanzio.
Merita un discorso a se stante, invece, la difesa, perché, oltre ad essere la più efficace dell’intero raggruppamento è, al momento, la migliore d’Italia e tra le più imbattute d’Europa. Merito, anche in questo caso, di calciatori di grande talento che hanno fin da subito costituito un reparto arretrato degno di una squadra dagli obiettivi ambiziosi come quella neroverde. Tra i pali, il ventenne Antonio Figliola, al suo secondo anno di permanenza tra i leoncelli, è riuscito a proteggere stabilmente la porta per otto giornate consecutive, salvo poi interrompere la serie di imbattibilità nella tredicesima giornata contro il Sorrento (match terminato 1-1, ndr). Mentre, in difesa, hanno ben figurato tutti i neroverdi chiamati in causa sinora: dal trio partenopeo formato da Lomasto, Amelio e Gargiulo sino all’ex Gravina Colella e al giovanissimo Gianfreda.
L’intero team si è dimostrato ben amalgamato sin dalle prime battute di un campionato particolarmente difficile, che quest’anno conta sulla presenza di tante temibili corazzate. I ragazzi di Taurino, però, hanno dato prova di non aver timore di nessuna squadra e, salvo poche eccezioni per lo più racchiudibili alla prima parte del campionato, hanno sempre esibito in campo un gioco piacevole ed efficace, figlio di un lavoro settimanale progettato in modo maniacale dall’allenatore e dal suo staff.
“Sono entusiasta del gruppo che si è formato e, d’altronde, se stiamo conducendo un percorso, che sino ad ora ci vede al comando della classifica, significa che i ragazzi stanno dando il massimo sia durante gli allenamenti sia durante le gare domenicali. I risultati non sono mai frutto del caso, ma di un duro e studiato lavoro. La squadra ha dimostrato di avere le idee chiare ma il campionato è ancora molto lungo. Il nostro obiettivo resta quello di scendere in campo per cercare di vincere ogni partita”, spiega Taurino.
Non vuole sbilanciarsi, dunque, l’allenatore dei leoncelli, convinto delle ulteriori, impegnative prove che attendono i suoi ragazzi. Dopo le gare interne contro Foggia e Fidelis Andria, infatti, i neroverdi dovranno fronteggiare gli ultimi due test dell’anno prima della sosta natalizia: a Vallo della Lucania faranno visita alla Gelbison, mentre al “Città degli Ulivi” ospiteranno la Team Altamura.
Sei i punti in palio, quindi, per poter fregiarsi del titolo di “campione d’inverno”: un riconoscimento che permetterebbe al Bitonto di affrontare il girone di ritorno con sufficiente tranquilità.
È necessario non sottovalutare, però, l’importanza della finestra di mercato dicembrina, che spesso rafforza o indebolisce, a seconda dei casi, le rose, scardinando gli equilibri della prima fase del campionato. Dal canto suo, il club del presidente Rossiello difficilmente si priverà dei perni della propria formazione; piuttosto si è dimostrato già pronto ad accogliere i primi nuovi innesti: Anibal Montaldi, vecchia conoscenza del calcio pugliese ex di Bisceglie e Brindisi, e il francese Sulayman Foufoué, che proviene dal Nancy-Lorraine, squadra militante nel secondo livello del calcio transalpino.
Difficile prevedere se il Bitonto riuscirà a reggere il primato raggiunto e consolidato in questa prima fase del campionato, e se la difesa potrà continuare a fregiarsi del titolo di migliore in Italia, ma una cosa è certa: il cammino percorso sin qui è stato impeccabile e, soprattutto, in grado di far breccia nei cuori di quei tifosi che a lungo sono stati lontani dalle gradinate del “Città degli Ulivi”. Ed è proprio da quest’entusiasmo che i leoncelli hanno la possibilità di ripartire per cercare di costruire un futuro sportivo più roseo per l’intera città.