La magia della cartapesta per la casa di Babbo Natale

Domani e domenica, nella cittadina di Adelfia, alle porte di Bari, torna la fantasiosa ricostruzione, per la felicità dei più piccoli e la soddisfazione degli adulti

Nella lontana e fredda Lapponia ogni anno Babbo Natale, aiutato dai suoi elfi, legge milioni di letterine che i bambini di tutto il mondo gli affidano, preparandosi al lungo e faticoso viaggio in slitta, grazie a cui giungerà nelle nostre case con i suoi doni la notte tra il 24 e il 25 dicembre.

Negli anni tante sono state le iniziative, nate grazie agli esempi provenienti da oltreoceano, che hanno cercato di ridurre, almeno un po’, le distanze tra la nostra realtà e il villaggio di Babbo Natale, un luogo magico in cui i suoi aiutanti elfi preparano minuziosamente ogni regalo, cercando di realizzare i desideri di tutti i più piccoli. E davvero numerose sono le piazze, anche dalle nostre parti, di questi tempi, con tecniche e modalità diverse, si tenta di riprodurre l’atmosfera magica di quel fantastico paese ai confini del mondo.

Una versione particolarmente originale è quella offerta da Adelfia che, domani 14 e domenica 15 dicembre, presenterà per il quinto anno consecutivo il villaggio di Babbo Natale in cartapesta. Allestito nella suggestiva cornice del rione Canneto, accoglierà i bambini con le loro famiglie, rendendoli protagonisti di un’esperienza a tutti gli effetti magica: un viaggio nell’infanzia, nel ricordo della magia del Natale e delle emozioni ad esso legate.

Anche quest’anno la creativa ricostruzione in cartapesta cercherà di non deludere le aspettative delle migliaia di visitatori, giunti da tanti centri della Puglia, portando con sé l’emozione e le nobili intenzioni che sono alla base del progetto e di cui ci ha parlato Francesco Cassano, rappresentante dell’associazione Gli amici della villetta che, assieme ai soci di Live in Art e grazie al patrocinio del comune e della Pro loco, assicura il successo all’iniziativa.

Come nasce l’idea di portare il villaggio di Babbo Natale nella vostra cittadina?

Il progetto è nato nel 2014, quasi per gioco. Non siamo esperti del settore ma un semplice gruppo di amici. Dopo aver visitato uno dei tanti villaggi di Natale realizzati nella nostra regione, ci siamo riuniti con l’idea di dar vita ad un’iniziativa simile nel nostro comune, con l’obiettivo di catturare l’attenzione dei più piccoli, i nostri figli in primis, e distoglierli dagli smartphone che, molto spesso, gli vengono dati per mettere fine ai loro capricci.

E l’idea della cartapesta?

Volevamo fare qualcosa di diverso ed è stata davvero una bella sfida. Ma non ce l’avremmo mai fatta senza l’aiuto di una maestra cartapestaia di Putignano che ci ha insegnato tutte le tecniche per realizzare statue e scenografie. Mi piace parlare del villaggio come un quadro, attorno al quale viene a crearsi una cornice che lo completa ed arricchisce. Nelle ultime edizioni è aumentata la presenza della comunità cittadina al seguito della nostra iniziativa, completando l’atmosfera natalizia con stand enogastronomici e attività di animazione per i più piccoli. A tutto ciò si aggiunge anche la presenza delle scuole e delle parrocchie di Adelfia, pronte ad animare l’evento con canti di Natale. È bello poter pensare che l’iniziativa, nata per gioco da una conversazione tra amici, sia diventato un evento socio-culturale che coinvolge tanta parte della popolazione cittadina.

Quanto tempo si impiega per creare una statua di cartapesta?

Essendo tutti lavoratori, cerchiamo di ritagliarci del tempo durante i weekend, molto spesso unendo il “dovere” al “piacere” e coinvolgendo durante le serate di lavoro le nostre famiglie e i bambini. Iniziamo a dedicarci assiduamente alla creazione del villaggio a settembre, dedicando quanto più tempo possibile, sino a giungere agli ultimi giorni prima dell’evento, con ritmi sempre più serrati per raggiungere il risultato ottimale.

Mi sembra di capire che ogni anno il villaggio si arricchisce di alcune novità…

Oltre ai classici elfi, che accompagnano i visitatori lungo il percorso illuminato, saranno presenti due schiaccianoci alti circa tre metri. Prima di giungere alla grotta di Babbo Natale, dove i bambini potranno scattare le foto, si potranno incontrare alcune renne a grandezza naturale e una slitta realizzata in cartapesta. E poi c’è il trenino, a bordo del quale i bambini potranno scrivere e spedire le loro lettere a Babbo Natale. Sarà anche mostrato il processo di assemblaggio dei regali, con i bimbi delle scuole intenti a impacchettare i giochi e a deporli sulle slitte per la consegna.

Qual è la difficoltà maggiore che riscontrate durante il lavoro di preparazione?

Trasportare le strutture dai depositi, assemblarle in loco e poi riportarle “a casa” è un’operazione piuttosto complessa. Confidiamo molto nelle condizioni atmosferiche: il nostro peggior nemico è sicuramente l’umidità. È proprio questo fattore climatico che ci impedisce di esportare il nostro villaggio in realtà limitrofe, come il capoluogo barese.

Però è anche un’opportunità per valorizzare il vostro territorio e tenere per voi qualcosa di realmente originale…

Sì, esattamente. Lo scorso anno, tramite i social, il nostro villaggio di cartapesta è arrivato ad essere conosciuto persino a Bolzano, dove di iniziative del genere ce ne sono a bizzeffe. Con molta sorpresa, siamo stati contattati dal sindaco della città, che ci chiedeva di portare il nostro villaggio sino là. Una bella soddisfazione per tutti noi; il segno che siamo riusciti a realizzare qualcosa di autenticamente bello e originale.

Appuntamento, dunque, ad Adelfia sabato e domenica, per un’esperienza che mette insieme lo spirito natalizio e l’impegno di un gruppo di famiglie, che dedica il proprio tempo e la propria fantasia a una giusta causa: non far tramontare le tradizioni e ricordare al mondo che a Natale si torna tutti bambini, anche solo per il tempo di una visita al villaggio degli elfi.