Tutto è partito dall’idea della sedicenne Greta Thunberg, poco più di un anno fa salita agli onori delle cronache internazionali per aver dato vita al primo Friday for future, la manifestazione di protesta dei giovani contro il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Il movimento, diffuso in tutto il mondo, ha coinvolto milioni di studenti che, nelle tre giornate di sciopero globale per il clima svolte sinora, si sono riversati nelle piazze delle maggiori città, raccogliendo l’appello dell’attivista svedese.
Anche Bari, insieme ad altre cento città italiane, ha risposto in maniera affermativa all’invito alla mobilitazione lanciato da Greta, accogliendo nelle sue strade migliaia di studenti provenienti da tutta l’area metropolitana. Parte del nucleo bitontino, che ha partecipato ai primi tre cortei nel capoluogo, ha scelto, tuttavia, di disertare quello in programma il 29 novembre per dare vita a una manifestazione autonoma nella propria città.
Un’idea apparentemente insolita quella di prediligere le strade di un comune di provincia, spesso snobbate dagli stessi studenti, richiamati dalle più simboliche ed affollate arterie di Bari, ma che questa volta si è dimostrata vincente. “La prima marcia del Fridays for Future a Bitonto è nata dal desiderio di manifestare in città, dove, da tempo, si è persa l’idea di scioperare e di scendere in piazza – fanno sapere dal comitato Fridays for future Bitonto –. Noi bitontini abbiamo sempre partecipato in massa alla manifestazione di Bari, ma questa volta abbiamo preferito coinvolgere i nostri concittadini”.
Il comitato è nato solo poche settimane fa con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del riscaldamento globale, che rappresenta “una crisi senza precedenti nella storia dell’umanità, che necessita di risposte adeguate ad ogni livello istituzionale, globale, nazionale e locale. Solo una presa di coscienza collettiva determinerà un cambio di rotta nelle abitudini del singolo e nelle politiche dei nostri rappresentanti democratici”.
L’invito del neonato movimento ha, fin da subito, raccolto i suoi frutti: è stata numerosa, infatti, la partecipazione da parte degli studenti del liceo scientifico “G. Galilei”, del classico – linguistico “C. Sylos” e dell’ITE “V. Giordano”. Il corteo, tra i primi esperimenti realizzati in provincia in tema di protesta per l’ambiente, è partito da piazza Marconi per poi percorrere le vie e le piazze centrali: da piazza Aldo Moro a corso Vittorio Emanuele, passando da via IV Novembre, via Repubblica, piazza XXIV maggio 1734 e via Mazzini.
Al fianco dei ragazzi hanno manifestato anche il sindaco Michele Abbaticchio e l’assessore alle politiche ambientali, Domenico Incantalupo, insieme ai rappresentanti di alcune associazioni politiche animate da giovani. Il segnale di una convinta adesione a temi che coinvolgono, indistintamente, tutta la popolazione mondiale. “Sono molto contento della partecipazione e dell’entusiasmo che noi ragazzi abbiamo dimostrato nell’organizzazione della manifestazione e nel suo svolgimento. Non è stato semplice programmare il tutto a causa dei tempi ristretti. Fondamentale è stato il supporto del comandante dei vigili Gaetano Paciullo e del personale del commissariato di polizia”, ha spiegato Carmelo, studente del “Sylos”.
La mobilitazione degli attivisti bitontini, ispirati dalla giovane Greta, non può, tuttavia, ritenersi conclusa: oltre al sit-in del 29 novembre, infatti, il movimento fa sapere di essere già a lavoro per promuovere la campagna “plastic free” all’interno degli ambienti pubblici comunali. L’obiettivo, già centrato in diverse città d’Italia, è limitare al massimo l’utilizzo della plastica sino ad eliminarla del tutto.
Oltre a questa iniziativa, in linea con la direttiva europea che prevede il divieto di impiego, a partire dal 2021, di oggetti in plastica monouso, il direttivo di Friday for future di Bitonto cercherà di allestire dei “clean up”, in cui gruppi di volontari potranno ripulire delle zone cittadine per renderle più vivibili. Piccoli, semplici, passi che partono dalle menti di tanti giovani ragazzi e che, pertanto, permettono di scorgere un futuro più roseo. “Abbiamo appena cominciato, ma siamo sicuri di aver imboccato la giusta strada. Non dovranno mai venire meno, però, l’entusiasmo e la voglia di attivarsi concretamente. Solo così potremo fornire un aiuto fattivo alla nostra casa’”, conclude Carmelo.