Arte e ricerca sperimentale nei linguaggi e nelle tecniche, con la consapevolezza che la creatività dimori principalmente nella messa in discussione di ogni scuola o convinzione chiusa e nella capacità critica attorno alle proprie stesse esperienze formative. E’ quanto si percepisce visitando Visioni d’arte, collettiva di artisti pugliesi (ma non solo), allestita presso il Torrione angioino di Bitonto.
La rassegna gode del patrocinio del comune e della curatela tecnica di Marisa De Gregorio, responsabile del settore artistico dell’associazione culturale Movimento Sud, e di Filippo Maurizio Caldara, referente per le pubbliche relazioni dello stesso sodalizio. Opere pittoriche, grafiche, scultoree e fotografiche: ecco la varietà presente al Torrione, la lettura “multipla” da parte di un considerevole gruppo di artisti, per quantità ma soprattutto qualità. Alcuni noti ben oltre i confini nazionali.
Alla serata di inaugurazione non sono mancati momenti musicali, con l’intervento di maestri e docenti di vari conservatori pugliesi. Presenti, ancora una volta nel nome della pluralità degli approcci, anche poeti e storici dell’arte. Il tutto con la supervisione della storica dell’arte Angelica Simone, dopo il già notevole lavoro messo a punto, nell’organizzazione e nell’allestimento, da Movimento Sud, col suo presidente Gregorio De Luca.
“La nostra precipua vocazione è volta alla promozione e divulgazione della cultura e dell’arte in ogni sua forma, scevra da qualsiasi coinvolgimento politico e partitico, in nome di una evoluzione libera dell’espressione artistica”, spiegano gli organizzatori della rassegna.
La collettiva ha così inteso illustrare il lavoro di ogni artista, visto come agente espressivo impegnato a valorizzare e promuovere una personale visione artistica. Non, dunque, un tema preciso per l’esposizione e nemmeno uno stile altrettanto preciso, attorno a cui riconoscere un comune denominatore dei lavori in mostra. Piuttosto, libero spazio all’irrinunciabile vocazione alla libertà.
Altra caratteristica, cui si è già accennato: i tanti stili e i diversi materiali adoperati, spaziando, certo, dalla pittura alla grafica, alla fotografia, alla scultura, ma aggiornando il campo della ricerca alle più innovative tecniche, anche scientifiche e tecnologiche.
Oltre ai già citati Gregorio De Luca e Angelica Simone, all’inaugurazione sono intervenuti Carmine De Gregorio, storico e presidente dell’associazione culturale Nobilissima Taranto, con un’interessante relazione su “Nicocle, il migliore dei citaredi, tarantino di nascita e ateniese di adozione”, e Giuseppe Dalfino, storico medievista, con un intervento sul tema “Bitonto medievale, tracce di Armenia nell’architettura rurale a cupola”.
Raffinati i momenti musicali con Time2quartet e i maestri di violino, viola e violoncello Antonio Palmiotti, Miriam Cappiello, Dario Cappiello e Gabriele Marzella. Delicati momenti di poesia sono stati offerti dai bitontini Tina De Santis e Damiano Bove. Ed ecco gli artisti che partecipano alla collettiva: per la fotografia, Marisa De Gregorio, Rossella De Gregorio, Ernesto Neve, Matteo Pappadopoli, Pasquale Reo e Gianni Scagliola; per la scultura: Vincenza Spiridione; per la pittura e la grafica: Michele Roccotelli, Titti D’Alessandro, Resy Balenzano, Tina Bruno, Francesca Marziani, Cinzia De Vita, Marcello Sinni, Luigi Basile, Mary Lamacchia, Massimo Ricchiuto, Lucia Cairo, Carlo Dicillo, Biagio Monno, Antonella Lolli, Pasquale Cipriani, Emanuele Lavopa, Rosanna De Pasquale, Francesco Nicola Lattanzi, Nunzia Albergo, Fabiana Schiraldi, Rosanna Vallone, Mario Carone, Cristhian Napolitano, Vittorio Capriati, Giada Caldara, Marcella Taurino, Giuditta Mercurio.