La rivoluzione nell’anima

Dal Che a Greta Thunberg, Raf narra e canta sul palco del BITalk, a Bitonto, le storie degli eroi che danno una speranza al progresso del mondo

Il cantautorato profondo di Raf e la narrazione scorrevole di Cosimo Damiano Damato è il connubio scelto dal BITalk per inaugurare la terza edizione del festival letterario, teatrale, cinematografico, musicale e artistico della città di Bitonto.
Al teatro Traetta, il cantante e il regista, entrambi pugliesi e originari di Margherita di Savoia, hanno dato voce a personaggi emblematici del secolo scorso, raccontando le gesta che hanno permesso loro di ottenere una collocazione rilevante nella storia contemporanea. Che Guevara e Frida Khalo, ma anche Forugh Farrokhzad, papa Francesco e Greta Thunmberg i protagonisti dei monologhi recitati da Damato e Gabriella Labate, attrice e showgirl, nonché moglie dello stesso Raf.
Raf (Foto: Massimiliano Robles)
La rivoluzione nell’anima, una produzione esclusiva del BITalk, è un vero e proprio viaggio che ripercorre gli aspetti più profondi delle vite di questi celebri personaggi. Partendo dalle lettere e dalle poesie di Che Guevara, Damato è riuscito ad evidenziare il fascino e il coraggio del rivoluzionario argentino ma anche le colossali difficoltà con cui si è dovuto misurare. Tra i testi del recital anche un’inedita traduzione di Rivoluzione di Jack London e gli scritti di Erri De Luca, ospite della scorsa edizione del BITalk, tratti da Anni di rame.
Ogni racconto è stato accompagnato dalla musica di Raf, che ha eseguito alcuni dei suoi brani più noti: dalle canzoni più profonde come Che giorno è, Il re, Assolti, Show Me The Way To Heaven/Frontiers, alle più intime come Iperbore e Metamorfosi. Spazio, ovviamente, anche ai successi più grandi: Battito animale, Cosa resterà e Numeri.
(Foto: Massimiliano Robles)
Gabriella Labate ha, invece, portato in scena le storie di donne rivoluzionarie, rivelando la parte più nascosta e meno conosciuta della pittrice messicana Frida Khalo, celebre per essere riuscita a trasformare la sua disabilità fisica e la sua sofferenza in arte, e della poetessa iraniana Forugh Farrokhzad, che sfidando le autorità religiose del suo paese è riuscita a dare voce alla volontà di riscatto delle donne persiane.
Anche Greta Thunberg, la sedicenne attivista svedese nota per aver lanciato i Friday for Future, la mobilitazione di giovani in tutto il mondo per promuovere lo sviluppo sostenibile e contrastare il cambiamento climatico, è stata annoverata tra le rivoluzionare dei nostri giorni. La giovane, intervenuta recentemente all’ONU, è stata tra le principali candidate al Nobel per la pace, assegnato al primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed Ali.
(Foto: Massimiliano Robles)
“How dare you? You have stolen my dreams and my childhood”. “Come osate? Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia”, il punto chiave dell’intervento di Greta, ripreso da Gabriella Labate per introdurre uno dei personaggi più rappresentativi dei nostri tempi nella lotta per cambiare il mondo.
Con il loro spettacolo Raf, Damato e Labate sono riusciti a far emergere i tratti salienti di alcune straordinarie personalità e a farle conoscere al pubblico con grande talento e sincera ammirazione. Una narrazione di per se già avvincente ma che grazie alla forza e all’originalità dei brani eseguiti da Raf, la cui produzione è stata influenzata dalla figura del Che, si è fatta ancora più fascinosa e appassionante.