Il teatro comico? Una roba maledettamente seria

Da Baricco a Pirandello, passando per alcune proposte originali, la nuova rassegna al Traetta di Bitonto, dedicata al talento di Gianni Ciardo

Il teatro è da sempre lo “strumento” per mettere in luce aspetti e contraddizioni della società. Fare teatro non significa soltanto salire su un palco e recitare a memoria delle battute; è prima di tutto immedesimarsi, vivere, rappresentare e comunicare. Un mezzo per parlare di vita quotidiana, di paure esistenziali o, spesso, per allietare e sollevare gli animi di chi è in platea, a cui è offerta l’occasione per immergersi e vivere in un’atmosfera diversa, alternativa. E’ quanto accade a Bitonto, dove si susseguono nel corso dell’anno una serie di rassegne teatrali, con intenti e protagonisti assai diversi, ma tutte interessanti e valide.

Il comico è una cosa seria è il nuovo cartellone, interamente dedicato all’attore Gianni Ciardo, in programma, dal 15 novembre al 18 aprile, al Traetta. Sei spettacoli, che sono stati presentati nel corso di un incontro a Palazzo Gentile, dal sindaco Michele Abbaticchio, dall’assessore al marketing territoriale Rino Mangini e da Maddalena Tulanti, del consiglio di amministrazione del Teatro Pubblico Pugliese, alla presenza dello stesso comico barese.

La decisione di dedicare una rassegna a Ciardo “è legata ai ricordi giovanili di un attore, protagonista assoluto della scena teatrale”, ha spiegato Mangini, ma rappresenta anche l’inaugurazione di “un nuovo format, riservato ai grandi nomi del teatro pugliese che arricchisce, con più maturità, la programmazione del Traetta”.

Tra gli spettacoli in programmazione, la prima assoluta di Novecento di Alessandro Baricco con Gianni Ciardo e Franco Ferrante, in scena il 15 e il 16 novembre. Secondo appuntamento il 6 dicembre con Ricordo al futuro con nuovi attori al seguito, tra cui oltre a Ciardo e Ferrante, Marilù Quercia, Tiziana Gerbino, Michele Grossi, Valeria Iannone e Bruno Verdegiglio. Il 31 gennaio 2020 vedrà in scena l’opera di Federico Garcia Lorca, maestro del novecento spagnolo, Casa di Bernarda Alba, con Ciardo, Marilù Quercia, Tiziana Gerbino, Francesca Di Cagno, Gabriella Altomare, Germana Genchi e Silvana Pignataro.

Il 29 febbraio sarà la volta di Lumie di Sicilia, capolavoro di Luigi Pirandello. Per il penultimo spettacolo, il 14 e il 15 marzo, Gianni Ciardo sarà il mattatore di Verosimile. A chiudere la stagione, Sdramma, il 17 e 18 aprile, con Ciardo, Vito Latorre e Marilù Quercia.

Un’occasione, per il teatro bitontino, non solo di mettere in scena prime assolute e nuove rivisitazioni di spettacoli già noti, ma anche e, soprattutto, per confermarsi teatro tra i più attivi e dinamici del territorio. Al Traetta, tra l’altro, si svolgeranno tutte le prove generali degli spettacoli che andranno in scena al Petruzzelli di Bari, tra cui il Cigno Nero di Anton Čechov.

Maddalena Tulanti ha sottolineato come Bitonto si sia distinta per bravura, capacità e correttezza tra i 54 comuni consorziati con il Teatro Pubblico Pugliese, che sin dalla sua fondazione, nel 1979, ha realizzato un intenso lavoro, che esprime il territorio e le sue peculiarità, con l’obiettivo di diffondere la cultura di teatro, danza e musica in una regione vasta e diversificata come la Puglia.

Il sindaco Abbaticchio si è detto particolarmente soddisfatto sia per i risultati raggiunti, grazie al rapporto di fiducia con il TPP, sia per l’opportunità di inaugurare una rassegna dedicata a Gianni Ciardo, simbolo della cultura teatrale barese, protagonista di “una comicità gentile e garbata, mai volgare, attore popolare e al contempo aulico con una immediatezza che il pubblico coglie e apprezza”.

Ciardo si è detto onorato di essere il protagonista della rassegna, un’opportunità più unica che rara per mettere in scena ben sei spettacoli, di ispirazione e atmosfere diverse. Un’esaltante avventura nella quale Ciardo sarà accompagnato da uno stuolo di talentuosi professionisti, che lo aiuteranno a spaziare in un repertorio che va da Baricco a Pirandello, senza mai dimenticare il tema principale: il comico è una cosa seria. Bisogna saper ridere, ma soprattutto bisogna saper far ridere, in modo intelligente e colto, cercando di catturare l’attenzione di chi guarda lo spettacolo ma, soprattutto, proponendo spunti di riflessione, come impone la missione di chi fa teatro.

Nelle foto, in alto e nel testo, l’attore barese Gianni Ciardo