Una benefica ventata d’aria fresca, o per meglio dire, “scandinava” si annuncia in arrivo nella nostra regione. È di questi giorni, infatti, l’annuncio del volo Bari-Copenaghen, che sarà attivo da fine giugno 2020 e collegherà, ogni settimana di lunedì e venerdì, la capitale danese allo scalo barese.
Il presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti, spiega che la nuova tratta, destinata a segnare un’ulteriore tappa nello sviluppo del trasporto aereo regionale, è frutto della scelta della compagnia danese, Scandinavian Airlines, interessata a creare un collegamento stabile con una “gemma dell’Adriatico”, una terra che attrae non solo per le sue spiagge ma anche per il territorio rurale e per i borghi assai suggestivi, da Polignano a Mare alla Valle D’Itria.
In realtà, uno scambio più che equo, se si pensa che il volo diretto garantisce non solo ai turisti del nord Europa di conoscere e apprezzare il nostro patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico, ma al tempo stesso consente ai cittadini pugliesi di raggiungere e visitare la penisola scandinava, ora più vicina che mai.
Negli ultimi anni la Puglia ha conosciuto una crescita a livelli esponenziali nel settore turistico, e il merito sta anche nell’ampia offerta di collegamenti che la regione offre con tante città d’Europa. Una crescita di cui siamo ormai tutti consapevoli e che non sorprende più del previsto se, camminando per le strade delle nostre città, ci si imbatte in turisti provenienti da diversi angoli del vecchio continente. Uno sviluppo a cui ha dato impulso decisivo proprio il sistema aeroportuale regionale, oggi essenziale punto di interscambio turistico, economico e commerciale.
Soltanto nei primi nove mesi del 2019 i passeggeri in arrivo e in partenza dagli aeroporti di Bari e Brindisi sono stati 6.330.000, circa 600mila in più rispetto al 2018, pari a una percentuale del +10,3%. A contribuire a una così grande crescita degli scali regionali è stato sicuramente il potenziamento delle destinazioni che, come ha spiegato il presidente Tiziano Onesti, “unisce la Puglia non solo con i più grandi aeroporti europei, ma anche con molteplici destinazioni funzionali e strategiche per il sistema economico regionale e di tutta l’area a sud est del nostro Paese”.
Oltre ai tanti voli nazionali dal capoluogo barese alla capitale e alle città del nord Italia e delle due isole maggiori, è importante sottolineare come numerosi collegamenti strategici con le città europee siano stati attivati negli ultimi anni. Da luglio 2018 è possibile infatti raggiungere Mosca, con voli diretti delle compagnie, siberica, S7 Airlines e, moscovita, Pobeda, low-cost di Aeroflot.
Da poco è stato annunciato un potenziamento dei voli da e verso Parigi, completando così i collegamenti già esistenti, realizzati dalle low-cost che atterrano a Beauvais e al Paris Charles de Gaulle. Transavia France sta per inaugurare, infatti, un volo diretto tra Bari e Parigi Orly, un’ulteriore opportunità per i turisti francesi e, al tempo stesso, un’ottima chance per i pugliesi per raggiungere la ville lumiére, meta tra le più gettonate per le bellezze artistiche e l’immenso patrimonio culturale e storico. Il volo sarà attivo da aprile 2020, con una doppia frequenza settimanale, ogni lunedì e venerdì.
È da poco più di un anno, inoltre, che sono stati potenziati i collegamenti con la Polonia, grazie a voli low cost con le città di Varsavia, Cracovia e Danzica, e con le città rumene di Bucarest, Cluj-Napoca, Timisoara e Iasi. Non mancano le destinazioni mitteleuropee, prima tra tutte, grazie a Wizzair, Vienna, da cui raggiungere comodamente i centri della Slovacchia, della Slovenia o della Croazia.
Uno sviluppo, quello degli aeroporti pugliesi, che si sposa perfettamente con i tempi che avanzano, con la necessità di offrire un ventaglio strategico di destinazioni, consentendo ogni giorno a un numero sempre più consistente di viaggiatori pugliesi di raggiungere comodamente le mete desiderate, e al tempo stesso di garantire un ampio flusso in arrivo da ogni angolo d’Italia e d’Europa. Un successo ancora più eclatante se si considera l’autonomia raggiunta dallo scalo barese: il non dover più dipendere dai grandi aeroporti nazionali per raggiungere le principali destinazioni nel paese e in Europa, evitando lunghe e scomode attese tra una coincidenza e l’altra.