“I nostri spettacoli rispondono alla formula del Teatro dei Luoghi. Sono, infatti, direttamente legati alla location. Federico II non può che essere messo in scena nei suoi castelli, così come Narciso in un vero bosco e la discesa nell’Ade negli Ipogei”. Sono le parole pronunciate dal direttore artistico della compagnia Teatro del Viaggio per definire le peculiarità dei suoi spettacoli itineranti.
Regista e attore, Gianluigi Belsito vanta una carriera trentennale in campo teatrale, nonché nell’ambito del turismo culturale, che gli ha donato notorietà anche tra le aule universitarie.
“La teatralizzazione: una risorsa per il turismo emozionale” è, infatti, il titolo di una tesi di laurea, discussa all’università di Milano-Bicocca, contenente un capitolo dedicato proprio all’attività di Belsito. Attività finalizzata ad offrire al pubblico un’alternativa che va oltre il teatro come semplice spazio fisico, attraverso iniziative che prendono vita all’interno di location cariche di fascino e suggestione. Castelli, musei, boschi, siti storici e archeologici e persino il planetario di Bari fungono da perfetta scenografia, naturale e quanto mai realistica, delle performance del Teatro del Viaggio.
Spettacoli itineranti, dunque, cuciti addosso a quei luoghi in cui storia e mitologia hanno lasciato la loro indelebile traccia nel tempo. “Tutto ciò crea fascino e suggestione e siccome non usiamo luci o microfoni, e gli stessi spettatori ci seguono in piedi secondo la logica del teatro itinerante, la parola stessa assume un’importanza fondamentale. Ecco perché –spiega Belsito-ricorriamo spesso ai classici o ci basiamo su documenti storici originali”.
A rivivere, alcuni giorni fa, fra le mura del Museo archeologico di Canosa, è stato “Il Mito di Persefone” in occasione delle Giornate europee del patrimonio. Un mito narrato agli spettatori dall’attore e regista pugliese, rievocando la celebre figura della regina dell’Ade.
Nel corso della stessa giornata, Belsito ha poi condotto il pubblico in un viaggio a ritroso nel tempo all’interno delle sale di Castel del Monte, celebrando il grande imperatore svevo. “Federico II nel racconto” il titolo della performance teatrale che ha ripercorso la storia di un re e di un uomo, i fasti e le debolezze di una delle figure più alte e controverse del medioevo e del suo legame profondo con la Puglia. Uno spettacolo che la compagnia pugliese mette in scena anche nei castelli di Trani e Gioia del Colle per studenti di scuole medie e superiori, dedicando, invece, ai più piccini, una messa in scena di “Re Artù” nelle stesse location.
L’attenzione di Belsito per la letteratura antica non trascura “Le Metamorfosi” ovidiane che lo conducono, insieme ai suoi spettatori, nel bosco di Selvareale, perfetta ambientazione per i miti di Narciso o Amore e Psiche. Per “Viaggiatori nell’Ade”, che vede come protagonisti Dante, Enea e Orfeo, il Teatro del Viaggio propone, invece, il parco archeologico di Canosa di Puglia, nonché quello naturale di Lama d’Antico, quali scenografie evocative. Che vi sia, poi, un forte legame tra mitologia greca ed astronomia Belsito non poteva trascurarlo e ha trovato una perfetta collocazione del suo teatro-scienza all’interno del Planetario di Bari.
E’ qui che, assistendo alle sue rappresentazioni, capiterà di incontrare Perseo e Andromeda, ma anche Galileo Galilei a spasso fra le costellazioni.
La prima tappa di questa avventura teatrale al planetario è prevista il 6 ottobre con “Armstrong e la conquista della luna”. Per una compagnia denominata Teatro del Viaggio, un’escursione sulla luna non può che essere un ottimo inizio.
Nella foto in alto, una scena dello spettacolo “Shakespeare’s R&L”