C’è una linea sottile che rende Bitonto e Napoli più vicine che mai, ed è quella della solidarietà. Se si considera poi la facilità con cui è possibile regalare un sorriso a chi è meno fortunato, il risultato è ancora più dolce.
Gelato sospeso, il gusto di un sorriso è l’iniziativa portata avanti dall’associazione Salvamamme, attiva nel sociale da circa vent’anni, volta ad aiutare le mamme e le famiglie che, nel momento dell’abbandono, necessitano dell’aiuto e del sostegno di qualcuno. Giunta alla sua quinta edizione, si caratterizza, per modalità e obiettivi, per le stesse peculiarità della tradizione, tutta partenopea, del caffè sospeso.
Dal 2015 ad oggi l’iniziativa del gelato sospeso conta la partecipazione di tutte le regioni della penisola, con circa 433 esercizi commerciali sparsi in più di 400 città italiane. Il risultato, stando ai dati raccolti dal 2015 al 2018, è che più di 150.000 gelati sono stati offerti e donati a bambini meno fortunati.
Il concept dell’iniziativa è semplice ed immediato: dal 1° giugno al 31 ottobre, comprando un gelato in una delle gelaterie che aderiscono all’iniziativa, è possibile lasciare un’offerta del valore commerciale di un altro gelato in un vasetto trasparente messo a disposizione dal titolare, che provvederà ad emettere uno scontrino al momento della consegna del cono alla famiglia che lo riceverà in omaggio. Le gelaterie aderenti all’iniziativa a Bitonto sono Bar Popolare, U’ cafeje infinito, Caffetteria Cavour, Crema & Cioccolato, Hegemonya Ice e hanno avuto il modo di sperimentare l’iniziativa già durante il Galà del Gelato, svoltosi con grande successo a fine agosto.
Molto spesso, anche inconsciamente, siamo portati a sottovalutare il valore che un gelato possa avere, pensando che spendere un paio di euro sia una cosa da poco e che tutti possano permetterselo. La realtà però si compone sempre di diverse sfaccettature, a volte più tristi, che portano a dare un valore diverso anche alla modesta cifra di pochi euro.
Eppure è proprio dietro una cifra così modesta che si nasconde la ricetta per la felicità di un bambino. Che sia il premio per un bel voto preso a scuola, o la giusta ricompensa dopo una giornata di sport, il gelato ha sempre rappresentato per i più piccoli un momento di felicità condiviso, spontaneo, immediato e dolce. La possibilità di poter lasciare un gelato sospeso al prossimo bambino significa, quindi, rendere tutti i piccoli felici, dai più fortunati ai meno fortunati, ma soprattutto nasconde un messaggio importante: è l’occasione per dire ad un’altra persona, anche se sconosciuta e in modo anonimo, “non sei solo, non preoccuparti, per te ci sono un gelato e un sorriso”.
Una piccola, grande usanza nata nella Napoli dei primi anni del ‘900, quando chi era di buon umore e disponeva dei mezzi sufficienti, al bar, pagava due caffè invece che uno. Il primo veniva consumato dal cliente, mentre l’altro veniva offerto al prossimo cliente bisognoso, che generalmente era solito entrare nel locale chiedendo se qualcuno avesse lasciato un caffè sospeso (in napoletano: ‘o cafè suspiso).
Da qui nasce una tradizione secolare, che ancora oggi caratterizza i bar della città partenopea, dove non è raro trovare qualcuno che entra e chiede se è stato lasciato un caffè sospeso: il risultato molto spesso si traduce in una tazzina di espresso calda, intensa e soprattutto gentile.
Perché in fin dei conti è proprio la gentilezza la forza motrice di una tradizione tanto antica, e questo dovrebbe farci confidare un po’ di più nel genere umano, facendoci capire che a volte certi gesti sono puri atti d’amore verso il prossimo, senza nessun tornaconto e profitto economico. Che si tratti di un caffè o, come nel nostro caso, di un gelato artigianale, è bello poter contare su iniziative di questo genere, in cui fare del bene è un gesto puramente disinteressato. Se poi la posta in gioco è il sorriso di un bambino, il sapore di un’opera di bene diventa ancora più dolce.