Serata d’apertura, al Torrione angioino di Bitonto, della seconda edizione del Luce Music Festival. Approdi Musicali, rassegna musicale inserita nell’ambito del progetto Spettacolo dal vivo e Residenze artistiche, promosso da Regione Puglia, Urem, Fanfara e Ulixes.
Il festival itinerante, che promuove eventi di musica dal vivo, con artisti nazionali ed internazionali, su tutto il territorio pugliese, si è aperto con Violante Placido e Cosimo Damiano Damato, che si sono esibiti, accompagnati dal violoncello di Riviera Lazeri, nel recital Lettere d’amore spedite dal mare, liberamente ispirato da Heroides di Ovidio.
I due attori hanno guidato il pubblico in uno struggente viaggio poetico nelle pieghe della mitologia, suggerito da un immaginario epistolario tra le eroine greche ed i loro uomini. Così, dal luminoso passato del mondo classico, tornano “in vita” leggendari eroi dell’antica Grecia: Penelope ed Ulisse, Paride ed Elena, Saffo e Faone. Violante Placido, dunque, nelle vesti di una moderna musa, che attraverso la sua voce fa rivivere alcune tra le più famose protagoniste della mitologia greca, da Elena e Penelope e Saffo.
A sottolineare il senso delle missive, i versi di brani musicali quali “Una barca scura” di Gian Maria Testa e “Itaca” e “Ulisse coperto di sale” di Lucio Dalla, lette da Cosimo Damato. Versi che si fanno musica grazie alle suggestioni delicate del violoncello di Riviera Lazeri, già musicista di Roberto Vecchioni, che gli rende omaggio eseguendo una versione per solo cello di “Il cielo capovolto – ultima lettera di Saffo”, le cui parole vengono interpretate dai due attori. A conferire mggiore credibilità e fascino allo spettacolo, le doti musicali di Violante, che suonando la chitarra ed accompagnata dal violoncello, regala al pubblico un momento di intima riflessione con “Song to the Siren” di Tim Buckley, padre di Jeff Buckley.
Quest’ultimo viene ricordato soprattutto per la sua eccellente interpretazione de “Hallelujah”, celebre brano di Leonard Cohen. Un efficace connubio, dunque, per far convivere assieme letteratura e musica, legate da una sottile aura poetica. Ovidio ci ha lasciato le lettere indirizzate dalle eroine greche ai loro uomini partiti per i diversi mari della vita e, in questo adattamento, si da voce anche alle risposte degli eroi, trasformando le lettere in un appassionato dialogo amoroso.
Le elegie latine scavano nelle paure più ricorrenti nell’uomo occidentale: l’attesa, l’inquietudine, il peso e la libertà della scrittura poetica, le fragilità, la vita sentimentale lacerata e lacerante, le emozioni, l’abbandono, il viaggio, la conquista, il dolore, la sofferenza, la lontananza, l’infedeltà, le promesse, il patto sacro, la guerra il mare e le sue metafore, mettendo a nudo ferite mai risanate.
“Lettere d’amore spedite dal mare” si riveste, così, di un’aura laicamente sacra e civile, una supplica che abbraccia il pathos delle tragedie contemporanee di chi fugge ancora dall’eterna Troia per salvare l’Odissea in fiamme che non riusciamo più ad amare.
La seconda edizione di Luce Music Festival, presentato al pubblico poco prima del recital a Bitonto, porterà in giro nei prossimi mesi per tutta la Puglia una serie di spettacoli affidati al talento straordinario di artisti come Antonello Venditti, Sergio Cammariere, Salmo, Rimbamband e Dario Vergassola, oltre ai già citati Cosimo Damiano Damato e Violante Placido.