Metti una mattina a Bitonto, a parlare di Fenoglio con Luca Bufano

L'opera del grande scrittore nel racconto di uno dei suoi principali studiosi, docente all'università americana di Firenze ma di antiche origini bitontine

Una delle scoperte più interessanti, nelle ultime settimane. Metti un professore e le sue ricerche di storia e critica della letteratura, aggiungi un grande nome del ‘900 letterario italiano e poi la città di Bitonto a far da collante. Fai così la conoscenza diretta di Luca Bufano, il professore, dal cognome certo non raro nella città degli ulivi. Il docente, infatti, dai natali e dalla vita fiorentini, ha lontane radici bitontine, riconducibili al nonno paterno.
Insegna dal 2004 Letteratura Italiana presso la sede di Firenze della Florida State University, dove tiene corsi in lingua inglese. Lo scrittore italiano del XX secolo è invece Beppe Fenoglio, l’autore del Partigiano Jonny, celebre affresco dell’Italia della guerra e della Resistenza, opera pubblicata postuma nel 1968 e per questo al centro di una nota e controversa questione editoriale e filologica. Luca Bufano è tra i massimi esperti dell’opera omnia di Fenoglio.
Il prof. Luca Bufano
Incontrarlo in occasione di una sua visita a Bitonto dai suoi parenti è stato così il pretesto per una chiacchierata sullo scrittore piemontese. Ma non solo. E parliamo, ora, di giornalismo: perché Bufano, laureatosi in Lingua e Letteratura Italiana nel 1981, è poi volato negli stati Stati Uniti (dottorato all’University of Connecticut, conseguito nel 1986), dove è stato anche giornalista, corrispondente per le agenzie Aga e Agi e per l’Espresso, nei primi anni ’90.
È stato, inoltre, redattore da Firenze per le pagine culturali di Paese Sera. Con lui si è parlato pure di aspetti danteschi (diversi i suoi saggi sull’Alighieri) o di questioni legate alla grande firma d’autore. Bufano infatti (che è anche un po’ lucano, perché il nonno bitontino emigrò a fine ‘800 alla volta di Ferrandina e qui mise famiglia), grazie anche al particolare e stimolante ambiente fiorentino, è stato vicino a grandi figure come Romano Bilenchi (su cui scrive la tesi di laurea), Vasco Pratolini e successivamente Mario Luzi.
Ma veniamo alla sua opera. Luca è stato curatore per Einaudi dei titoli di Fenoglio Lettere 1940-1962 (edito nel 2002), Una crociera agli antipodi e altri racconti fantastici (2003), Tutti i racconti (2007). E ancora come curatore: Beppe Fenoglio, Due racconti della guerra civile, per i tipi di Via del Vento di Pistoia, 2004. Da segnalare poi i monografici Beppe Fenoglio e il racconto breve, Longo di Ravenna, 1999, e L’esordio mancato di Beppe Fenoglio: i Racconti della guerra civile cinquant’anni dopo, nella rivista “Il Ponte”, sempre 1999. Infine, “Alba come Rouen: Maupassant in Fenoglio”, di nuovo ne “Il Ponte”.
Quanto allo scrittore di Alba, importante anche la consulenza nella sceneggiatura del film documentario Rai “Una questione privata: vita di Beppe Fenoglio”, datato 1998 e diretto da Guido Chiesa (da non confondersi con il quasi omonimo lungometraggio dei fratelli Taviani del 2017). Luca Bufano è un vero creativo, autore anche di racconti sperimentali pubblicati molti anni fa su “Nuovi Argomenti”, la prestigiosa rivista, ineludibile se si vogliono tracciare le linee della letteratura italiana negli ultimi decenni.
Oggi, sulla pubblicazione che fu a cura di Enzo Siciliano e Alberto Moravia, Bufano pubblica saggi di letteratura critica. Ma ha ancora in gran parte non pubblicato un romanzo molto corposo sui suoi anni negli Usa. Suoi molti approfondimenti anche sullo stesso Bilenchi. Mentre su Dante segnaliamo il saggio “Sulla posizione e sul significato di San Francesco nel Paradiso” (“Italica”, 1986).
Discreto e profondo, Bufano ci ha raccontato aneddoti e momenti di vita vissuta attorno al gran valore della ricerca e della letteratura in sé. Il suo amore per Fenoglio? “È nato leggendo Maupassant. Notavo diverse somiglianze negli stili. E così volli approfondire”, ricorda Bufano. Da qui i vari suoi tentativi di ordinare cronologicamente i tanti racconti dell’autore, lavorando molto sull’interpretazione dei testi. Bufano è stato legato anche alla famiglia Fenoglio: una sorella dello scrittore vive oggi in Germania.
Fenoglio è ancora al centro di molti studi. Ne sa qualcosa la Fondazione Ferrero della ricca Alba, munificamente sempre impegnata nel custodire la memoria dello scrittore. “Ma cosa si può ancora scoprire su Fenoglio? Quale lato della sua personalità letteraria è forse ancora da scoprire?”, chiediamo a Bufano. “Il Fenoglio che può ancora sorprenderci -ci risponde- è a mio avviso quello legato alla produzione per il teatro. Consideriamo poi che l’autore è morto giovanissimo, a soli 41 anni. Tanto avrebbe ancora potuto darci, eppure quel che c’è non smette di interrogarci”.
Luca Bufano continua a raccontarci storie e curiosità. Intanto il tempo passa. Finisce la nostra mattinata insieme, tra un caffè e un giro nel centro storico (amato e riscoperto dal nostro studioso: “ci mancavo da troppi anni e invece merita tantissimo”). Non manca una sosta anche alla ricerca dei “magici” bocconotti. E poi Luca Bufano torna nella sua Firenze. Più ricco lui (la Bitonto ritrovata), più ricchi noi (lo studioso, le sue storie, Fenoglio che ha ancora tanto da dirci, Firenze e i suoi scrittori).
Nella foto in alto, Beppe Fenoglio