“Non nasce teatro laddove la vita è piena, dove si è soddisfatti. Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti. E’ lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire a lui”. Così Jacques Copeau. Di ferite e di vuoti, a Bitonto, la scomparsa della povera Anna Rosa Tarantino, vittima innocente della faida tra bande criminali, ne ha lasciati non pochi. E così, come spiega il celebre drammaturgo francese, che a Parigi fu tra i fondatori del Théâtre du Vieux-Colombier, a sanare quelle ferite e colmare quei vuoti contrbuisce il teatro.
Giunta, con successo alla terza edizione, la rassegna bitontina TICS, Teatro di impegno civile e sociale, è quest’anno dedicata proprio all’anziana concittadina che perse la vita nel dicembre 2017, nel corso di una sparatoria nel centro antico. Ad essere coinvolte nell’iniziativa – finalizzata a rendere i giovani più coscienti, consapevoli e sensibili verso le tematiche più scottanti – le scuole medie e gli istituti superiori di Bitonto, Mariotto e Palombaio. Un pubblico di circa mille e duecento alunni che, a partire da questa mattina, tra marzo e aprile affollerà l’ottocentesco Teatro Traetta, rendendolo al contempo luogo d’arte nonché di formazione e riflessione.
Questo l’obiettivo della rassegna, organizzata dal Comune di Bitonto in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e Teatrermitage che ne cura la direzione artistica. Obiettivo a cui contribuiranno i forum, previsti al termine di ogni spettacolo, che, grazie al coinvolgimento di esperti, vedranno gli studenti protagonisti di uno stimolante dibattito. “Partendo dallo spettacolo -spiega l’assessore al marketing territoriale, Rino Mangini- si giunge a parlare di temi scottanti, prima affrontati sul palcoscenico dagli attori e poi dagli addetti ai lavori che intervengono nel forum”. Droga, dipendenze, bullismo e cyberg bullismo, mafia, gioco d’azzardo, tratta dei bambini sono le delicate, quanto attuali, parole chiave attorno a cui ruota la programmazione della rassegna. Sei gli appuntamenti in cartellone, attesissimi dalle scuole che hanno mostrato grande interesse per l’iniziativa, collaborando alla scelta degli argomenti da trattare e degli esperti da coinvolgere.
“Quest’anno, a differenza delle scorse edizioni -sottolinea Mangini-, c’è stata una grande collaborazione con gli istituti scolastici. Un mese fa abbiamo incontrato i referenti teatrali delle scuole e abbiamo condiviso ogni passo, accogliendo i loro suggerimenti”. I risultati di questo lavoro saranno visibili a partire da oggi: il sipario del Traetta si apre, infatti, stamane per ospitare la prima delle sei compagnie teatrali nazionali selezionate da Teatrermitage. “Il circo delle illusioni”, una produzione La Pulce/P.K.D – Prevenzione Teatro, è lo spettacolo con cui s’inaugura la rassegna, mettendo in scena il dramma del gioco d’azzardo che, purtroppo, rappresenta la terza industria in Italia per fatturato. Gli interpreti, Enzo Valeri Peruta e Filippo Arcelloni, intervengono nel forum accanto al dott. Antonio Taranto del SER.D Bitonto – Palo del Colle, DDP Asl Ba.
Il 16 marzo salirà sul palcoscenico Guido Castiglia con lo spettacolo di Nonsoloteatro, “Una semplice storia di bullismo” di cui è autore. La vicenda di due fratelli, entrambi vittime di questo dilagante fenomeno, offrirà lo spunto per accendere una riflessione sulla prevenzione insieme ad Annamaria Minunno, coautrice di “Io valgo di più. Storie di bullismo e cyberbullismo” e ad una giovane vittima, che porterà la propria difficile testimonianza. Particolare attenzione merita l’appuntamento del 19 marzo, che precede di poco la giornata dedicata al Ricordo delle Vittime, prevista il 21 dello stesso mese. Per l’occasione, un reading teatrale a cura di Fabrizio Saccomanno con musica dal vivo di Redi Hasa, celebrerà le vittime pugliesi delle mafie fra cui Anna Rosa Tarantino.
“Dal silenzio alla voce” di Ura Teatro, è il racconto, tratto dal libro “Non a caso” di Daniela, a cui Saccomanno darà voce e che vede protagonisti cittadini pugliesi, “colpevoli” di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Michele Fazio, Gaetano Marchitelli, Marcella Dilevrano sono solo alcuni dei loro nomi, che saranno ricordati nel forum del 19 marzo grazie agli interventi di Elvira Zaccagnino, direttrice di La Meridiana, editrice di “Non a caso” di Daniela Marcone, e di Pinuccio Fazio, padre di Michele, altra giovane vittima. Il teatro diviene, dunque, luogo del ricordo e della testimonianza, ma anche occasione di denuncia e consapevolezza. Il percorso di analisi proposto ai giovani da questo progetto di impegno civile e sociale, prosegue il 27 marzo con Manifatture Teatrali Milanesi che metton in scena “Kome un kiodo nella testa”. Uno spettacolo sulle dipendenze da rete, scritto e diretto da Valeria Cavalli, che sembrano insinuarsi maggiormente fra gli adolescenti.
Un nemico subdolo che seduce e inganna le giovani menti, risucchiandole in un mondo virtuale e sottraendole a quello reale. Con “Il libro della giunga” di R. Kipling, in programma il 3 aprile, invece, Roberto Anglisani e Maria Maglietta porteranno sulla scena del Traetta il delicato tema dello sfruttamento dei minori, attraverso una storia di coraggio e amicizia. Un forum sulla violazione dei diritti dei bambini, durante il quale Roberto Anglisani sarà affiancato da Domi Bufi del Gruppo Amnesty International di Molfetta, accenderà i riflettori sul drammatico tema.
A chiudere il cartellone targato TICS sarà, infine, il 4 aprile, proprio Teatrermitage con “Sola contro la mafia”. La pièce teatrale, tratta dal libro “Non la picchiare così. Sola contro la mafia” di Francesco Minervini, vedrà protagonista sul palco Arianna Gambaccini per la regia di Vito d‘Ingeo. Un’unica storia per affrontare più tragedie. Quella della violenza di genere, della fuga, della prigionia legalizzata. La scelta di essere testimone di giustizia in cambio della perdita della propria libertà per liberare le terre del Tavoliere delle Puglie da uno dei clan più cruenti della mafia pugliese. Lo spettacolo offrirà lo spunto per una riflessione su più tematiche, che vedrà protagonisti attori, regista, autore del libro ed esperto. In questo caso Mario Dabbicco, referente regionale Libera Puglia, chiamato a chiudere lo stimolante viaggio di approfondimento fra problematiche di cui i giovani dovrebbero essere tanto coscienti quanto attivamente impegnati nel combatterle.
“Per la qualità degli spettacoli e profondità dei temi trattati questa rimane per noi il fiore all’occhiello delle sei stagioni teatrali del Traetta -conclude Mangini-. E’ la stagione dedicata ai giovani. E’ il vero teatro di catarsi”.
Nella immagine in alto: “Dal silenzio alla voce”