L’insorgenza dell’immaginifico nei disegni di Pino Pascali

L'omaggio della Galleria nazionale di Bitonto al geniale artista pugliese, disegnatore, performer, scultore e interprete ironico e poetico del secolo scorso

Si intitola, in modo emblematico, “Insorgenza dell’immaginifico” la mostra di disegni di Pino Pascali, promossa dal Polo museale della Puglia e dalla Galleria nazionale Girolamo e Rosaria Devanna, diretta da Nuccia Barbone Pugliese, in corso in questi giorni a Bitonto.

Un’occasione espositiva unica per il centro barese, omaggio al grande Pascali, eclettico e geniale artista pugliese, scomparso prematuramente poco più che trentenne.

Disegnatore, performer, scultore e interprete ironico ma anche poetico del secolo scorso, compianto maestro che ha carezzato il sogno attraverso il gioco puro, attraverso quell’estro poliedrico che in tanti, negli anni, hanno provato in vano di ricalcare.

Oggi riconosciuto a livello internazionale, il giovane Pino ha sperimentato ogni via dell’arte, divenendo riferimento per tutte le generazioni successive.

Una mostra, quella allestita presso le sale a piano terra della galleria nazionale, curata da Massimo Bignardi e Nuccia Barbone Pugliese, che dà luce ad una collezione di gran pregio, firmata Gino Battista, uno dei più grandi collezionisti pugliesi, un vero magnate, cultore e sostenitore dell’arte, dalla più autorevole a quella emergente. Una collezione dal sapore composito e istintuale, che fa emergere scelte artistiche raffinate e lungimiranti.

Di grande interesse gli schizzi e i disegni esposti, realizzati da Pascali per famosi caroselli televisivi, preziosa traccia di una fervida e proficua esuberanza intellettuale e di una consapevolezza ludica rara.

“Ancora una volta la programmazione culturale e museografica della Galleria Devanna promuove l’arte pugliese, valorizzando un tratto del percorso artistico di Pino Pascali, attraverso un’attenta rilettura di alcune sue opere, soprattutto grafiche e appartenenti a collezioni private, nel cinquantenario della sua morte”, dichiara il sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio, orgoglioso per l’iniziativa rivolta a valorizzare e rendere noto ad un pubblico, non solo di nicchia, una fondamentale pagina artistica del nostro Sud.

La ricchezza iconografica dell’autore e la sua corposa produzione dedicata ad un settore specifico, come quello pubblicitario e televisivo, ha necessitato di una esposizione cronologica, che conservasse la lettura “a quadreria” tipica di una collezione privata.

In questa logica, la prima sala accoglie disegni, dipinti e progetti di scenografie datate in un arco temporale che va dal ’56 al ’63, mentre la seconda pezzi datati dal ’63 al ’68, anno della tragica scomparsa dell’artista.

Ciò che colpisce dei delicati lavori, a matita, colorati, inchiostrati, doppiati, stratificati, con giochi espressivi di grande acume, considerati il formato e la sintesi semantica, è un evidente impasto giocoso, irreverente, azzardato, metaforico, manifesto di una creatività in crescita, tra leggerezza e struttura. Un universo che mette in sintonia orizzonti lontani, capace di percepire l’autenticità oltre ogni schermo. Pascali opera negli anni del boom economico, della conoscenza tra arte e cultura di massa, anni in cui ci si studia e ci si scambiano interferenze.

Pascali incanala la sua prorompente energia in una produzione destinata alla percezione allargata, in cui l’idea diventa forma, attraverso un ritmo rapsodico e incessante.

Dai suoi disegni emerge tutto, la sua infanzia, il suo piacere, le sue proposte, la vitalità che promana dal semplice schizzo, dalla sequenza, dall’incommensurabile immaginario.

“Il gioco non è solamente appannaggio dei bambini” come Bignardi ricorda, citando le parole dello stesso Pascali. “Ciò suggerisce l’idea del gioco -prosegue- come espressione di una identità esistenziale che, negli ultimi anni, ciascuno di noi elabora come sviluppo del proprio immaginario in dialogo con il sé collettivo, accogliendo il pesiero di Jung. È il fil rouge che attraversa l’intero percorso creativo proposto da questa mostra di disegni e di dipinti realizzati da Pascali per la pubblicità”. Non resta, dunque, che visitare la mostra.

Nelle foto, alcuni disegni di Pino Pascali in mostra alla Galleria nazionale di Bitonto