Trasformare un vecchio cineteatro, ormai abbandonato, in uno spazio polifunzionale vivace e attivo era il sogno di Andrea Costantino. Oggi, il giovane amministratore dell’AncheCinema, sorto “sulle ceneri” del Royal, la storica sala sul sottovia di Quintino Sella, a Bari, può considerare quel sogno in gran parte realizzato.
Come testimonia una fitta programmazione di eventi, pensata per soddisfare i gusti artistici di ogni palato. Grande novità di quest’anno, le due rassegne cinematografiche rivolte ad un pubblico attento e interessato a produzioni ricercate e indipendenti. “Realismo Magico”, il titolo del primo cartellone, che dal 10 settembre all’11 ottobre ha portato all’AncheCinema personalità di spicco del panorama internazionale.
Ad aprire la rassegna, infatti, è stata la proiezione di “Padre” di Giada Colagrande, in occasione della quale gli spettatori hanno incontrato di persona lo straordinario Willelm Dafoe. Un appuntamento che ha fatto da aprifila per i film successivi, tutti selezionati dalla direzione artistica, privilegiando produzioni pugliesi e distributori di fiducia come Draka e Distribuzione Indipendente.
Lo stesso criterio è stato seguito anche per la scelta dei lungometraggi di “PUGLIA.A/R”, seconda rassegna cinematografica, anch’essa alla prima edizione, che ha visto la Puglia come punto di partenza ma anche di arrivo, intesi in senso sia fisico che metaforico. Protagonisti di questa programmazione, film che narrano i viaggi di chi abbandona il meridione per poi ritrovarlo dopo anni. E’ il caso di “Nomi e Cognomi”, che ha chiuso la rassegna il 14 ottobre, storia di un noto giornalista rientrato da Milano con la famiglia nella sua terra d’origine, un piccolo paese del sud.
Un film che vanta nel cast attori del calibro di Enrico Lo Verso e Dino Abbrescia, che il pubblico avrà l’opportunità di incontrare in sala in occasione della proiezione.
“É un cartellone all’insegna della polifunzionalità, caratterizzato da una programmazione versatile che comprende anche eventi in piedi per il pubblico, come il concerto di Serena Brancale” spiega Andrea Costantino. “Una stagione che punta su collaborazioni finalizzate a instaurare con gli artisti un rapporto non solo commerciale. Il nostro è uno spazio aperto, in cui dialogare con il pubblico ma anche con gli artisti. Una partita da giocare tutti insieme condividendo opportunità e rischi”, prosegue.
Polifunzionalità e interazione sono, dunque, le parole chiave della seconda stagione dell’AncheCinema. Inaugurata il 6 ottobre, proseguirà fino ad aprile con spettacoli dal teatro alla musica e alla danza, per un totale di dieci titoli in rassegna. Fra i talenti nostrani, pronti a calcare il palcoscenico restituito alla città, Serena Brancale, che presenterà il suo nuovo disco l’8 dicembre, in compagnia di un ospite d’eccezione: il rapper italiano Willie Peyote.
Al pubblico, certo, non mancherà il sorriso in date come il 17 novembre, quando ad accogliere gli spettatori sarà la vulcanica attrice pugliese Tiziana Schiavarelli in “Io la seconda filglia”. Altri momenti di comicità saranno regalati alla platea dal già citato Dino Abbrescia, che il 26 gennaio presenterà in anteprima “Raccondino”, monologo in cui l’attore si racconta attraverso i suoi personaggi.
Ma il cartellone dell’AncheCinema vanta anche nomi di spicco nel panorama nazionale, celebrità che pur non essendo pugliesi sono legate al sud. E’ il caso del’amato duo di Ale e Franz, in scena il 7 febbraio con “Nel nostro piccolo”, spettacolo/concerto dedicato a Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e alla loro Milano.
A chiudere in bellezza la stagione, Enrico Lo Verso in una brillante interpretazione di “Uno, nessuno e centomila” il 13 aprile. Una ricca stagione, dunque, per un luogo rinato e riqualificato. E proprio nell’ottica di un restyling della facciata del vecchio teatro, il concorso di idee per un giardino verticale, installazioni di street art e illuminazione artistica.
L’obiettivo è recuperare un’area particolarmente trafficata, donandole un’oasi di verde. “L’idea è ristrutturare il frontale dell’edificio, coniugando un giardino verticale con un’opera d’arte. Stiamo facendo uno studio sulle piante che richiedono minore manutenzione. Al momento sono giunti otto progetti e siamo in trattativa con uno sponsor che potrebbe finanziare i lavori. Noi abbiamo un piccolo budget a cui attingere e in più avvieremo una campagna di crowdfunding per la realizzazione del giardino verticale”. Così Andrea Costantino. Un progetto ambizioso che dimostra, una volta di più, come l’arte sia un eslisr di lunga vita, in grado di ringiovanire ciò che il tempo invecchia.