Un omaggio a Grottaglie nelle ceramiche da tutto il mondo

Lo stretto legame tra terra e identità nelle quarantacinque opere della Mostra della ceramica mediterranea, che quest’anno festeggia un quarto di secolo

La grande terra delle gravine. Siamo nel tarantino. L’area che parte da Castellaneta e Ginosa e giunge sino a quella parte della provincia, che già comincia a guardare al brindisino e, quindi, al leccese. Ed eccoci a Grottaglie, città che merita una visita per i tanti e straordinari tesori culturali e artistici.

Tra questi, la ceramica, il suo vanto storico. Un’arte che qui si insegna sin da tenera età. Una tradizione che si rinnova e a cui offre una straordinaria vetrina la Mostra della Ceramica Mediterranea, che festeggia quest’anno un quarto di secolo.

“Terra, identità, luogo, materia” il tema al centro della rassegna. Un argomento che spiega lo stretto legame tra il territorio e il binomio inscindibile, fatto di agricoltura e artigianato, che ha caratterizzato Grottaglie sin dalla preistoria.

“Quello della terra è un tema che ci riguarda da vicino ma che ci induce anche a riflettere sugli avvenimenti che stanno caratterizzando gli scenari internazionali”, afferma Ciro D’Alò, sindaco di Grottaglie e presidente del Distretto urbano del commercio.

La mostra, presentata a Bari, con l’intervento del sindaco D’Alò, dell’assessore regionale all’Istruzione, università e lavoro, Sebastiano Leo, dell’assessora grottagliese alla Cultura, Elisabetta Dubla, e del dirigente della Sezione economia della cultura in Regione, Mauro Bruno, resterà aperta sino al 30 settembre.

In esposizione 45 opere, selezionate tra le cento inviate, di grande forza espressiva, provenienti, oltre che dall’Italia, da Germania, Regno Unito, Israele, Stati Uniti, Turchia, Ucraina e Serbia. Tutte da ammirare nel già di suo affascinante convento dei Cappuccini di Grottaglie.

Come si diceva, emblematico il tema della terra unito indissolubilmente a “identità, luogo, materia”.

In questa concezione l’argilla, elemento primordiale, “unisce il mondo e l’uomo, un ‘posto’ dove tutti possono vivere in armonia perché l’arte rende liberi di stare l’uno accanto all’altro in perfetta armonia”.

Terra, insomma, come luogo di accoglienza ma anche come materiale di partenza: l’argilla, appunto, espressione morfologica del territorio di quest’area del tarantino. Da qui la tradizione della ceramica, da qui un ‘modellarsi’ anche di storia e identità.

Ma chi ha vinto il concorso artistico abbinato alla mostra? The Whole Heaven, opera di Eva Pelechová (Praga, Repubblica Ceca), si è aggiudicata il primo premio. Al secondo posto Appunti di viaggio 2 di Gabriella Sacchi (Milano).

La proclamazione dei vincitori ha acceso i riflettori sulla mostra. Grottaglie è così pronta ad accogliere i visitatori. La ceramica chiama, nel nome delle tradizioni culturali e sociali più autentiche della città.

Le foto delle opere, sono state gentilmente fornite dall’Ufficio stampa della mostra