La festa dell’Omnia è la festa di tutta la città

Il duro lavoro e la voglia di stupire sono la cifra della giovane squadra, che regala ai bitontini una storica promozione nel massimo campionato dilettantistico

Ci sono vari modi per raccontare e spiegare la gioia di un collettivo, di una società, di una tifoseria e di una città, che può tornare a vantare una squadra di calcio in Serie D dopo otto anni. Per raccontare e spiegare la prima, storica promozione dell’Omnia Bitonto nel massimo campionato dilettantistico italiano si può scegliere un singolo momento oppure si può allargare il campo.promozione Omnia Bitonto

Si può partire, per esempio, dalle istantanee finali dell’ultima partita di campionato.

Vitucci, l’estremo difensore bitontino, para il rigore di Ciano prima che Anaclerio realizzi quello decisivo per far scattare la festa del pubblico sugli spalti del “Città degli Ulivi”. Un’istantanea che, fatte le dovute proporzioni, riporta alla memoria le parate di Dida e il rigore decisivo di Shevchenko nella finale di Champions League del 2003 tra Juventus e Milan o la traversa di Trezeguet e il penalty finale di Fabio Grosso nella finale mondiale del 2006 tra Italia e Francia.

Altro modo, come detto, è quello di allargare il campo.

Per esempio ricordando la rimonta straordinaria contro un avversario di valore come l’Afragolese. Omnia sconfitta per 2-0 in terra campana e chiamata all’impresa davanti al proprio pubblico. Turitto che in quattro minuti rimette in parità la contesa con una doppietta e partita che si trascina prima ai supplementari e poi ai rigori, con l’epilogo ricordato in precedenza.

Allargando ancora il campo, si vede un campionato iniziato con i favori dei pronostici dopo una campagna acquisti importante, proseguito con diverse difficoltà, perché poi il campo si diverte spesso a sovvertire i ragionamenti a tavolino, e terminato con la qualificazione ai playoff e con il trionfo di domenica pomeriggio.

E ampliando ancor più l’orizzonte, scorrono le immagini di un sodalizio nato quasi dieci anni fa e partito dalla Terza Categoria. Nel frattempo sono cambiati tanti protagonisti. Dirigenti, calciatori, allenatori e componenti dello staff tecnico. Non è cambiata però la voglia di stupire di una società e di una squadra che ha affrontato da par suo tutti gli ostacoli e che promette il massimo impegno per non recitare il ruolo della comparsa nel campionato di Serie D prossimo venturo.

Il campo, come sempre, darà le proprie risposte in tal senso. Intanto gioisci, Omnia. Te lo sei davvero meritato. E gioisci anche tu, Bitonto. A otto anni di distanza dai playout persi dall’Unione Sportiva contro il Pisticci, prologo della mancata iscrizione al campionato di Eccellenza e della successiva ripartenza dalla Terza Categoria, puoi tornare a vantare una tua formazione nel massimo torneo dilettantistico italiano.

Le foto sono di Emmanuele Mastrodonato