Se la natura è l’habitat per eccellenza degli esseri viventi, il verde rappresenta una presenza vitale nei centri abitati. Se, poi, le piante sono gli elementi di un giardino, inteso come spazio organizzato in maniera artistica, allora costituiscono un bene prezioso per la qualità urbana, realizzata attraverso il ruolo fecondo di architettura e botanica.
Ogni giardino è un “condensato di storia”, un monumento vivente da curare e tutelare. Il Belpaese è rinomato per i suoi parchi, le sue riserve naturali, gli splendidi scenari in cui si ergono antiche dimore e castelli fiabeschi. Una bellezza che unisce architettura a paesaggio, una tipicità in cui la natura diviene componente necessaria che si lega indissolubilmente agli edifici, rappresentandone il contesto irrinunciabile. I giardini italiani sono memoria, testimonianza, espressione di una cultura che li rende unici in tutto il mondo.
Per mettere in luce questa essenziale risorsa, l’Associazione parchi e giardini d’Italia insieme al Ministero dei beni e della attività culturali e del turismo promuove “Incontriamoci in giardino”, iniziativa che gode del riconoscimento dell’Anno europeo del patrimonio culturale.
Sabato 2 e domenica 3 giugno i cancelli dei giardini più belli d’Italia si apriranno per mostrare tutta la loro sorprendente ricchezza storica, artistica, botanica e paesaggistica.
Oltre allo spettacolo di tante e diverse specie floreali e arboree, unite a formare uno straordinario mosaico di colori e profumi, l’evento sarà l’occasione per illustrare il progetto “Garden Route”, con il quale s’intende pianificare lo sviluppo del garden tourism, grazie alla pubblicazione di itinerari locali e interregionali che mettano insieme, collegando i vari siti, il vasto patrimonio paesaggistico italiano.
All’interno dei giardini sono previste mostre di pittura e scultura insieme alla presentazione di libri, a dimostrazione di come i giardini rappresentino un’alta espressione della cultura italiana. Dalla Reggia di Caserta a Villa D’Este a quella di Venaria Reale, dai numerosi parchi dell’Associazione dimore storiche e del Fondo ambiente Italiano sino a quelli più piccoli, anche privati, sarà una grande festa dalla Val d’Aosta alla Sicilia.
Anche la Puglia, ovviamente, darà il suo contributo a questa bella e interessante kermesse.
A Bisceglie, l’associazione Mosquito Aps aprirà al pubblico il Giardino botanico Veneziani, di proprietà comunale, riqualificato dopo anni di abbandono: un esempio virtuoso di recupero grazie all’impegno del volontariato e al coinvolgimento di tutto il territorio.
Uno spazio che, a causa della scarsa presenza di polmoni verdi, assume anche una “funzione ecologica e ricreativa”. Durante l’apertura, sono previsti incontri per presentare i lavori di bonifica e arricchimento botanico.
A Monopoli, invece, si potrà visitare Lama degli ulivi, in contrada Conchiglia a Monopoli. Il giardino si estende lungo una depressione carsica, tipica del territorio pugliese, tra il mare e l’entroterra. Grotte, chiese rupestri e muretti a secco ne rappresentano la facies. All’interno della lama migliaia di essenze vegetali diverse, sia autoctone che di origini differenti, ma adattatesi al clima mediterraneo.
Aperti anche i cancelli del Giardino delle Zoccate a Massafra, del Roseto Floribunda a Ceglie Messapica, del Giardino di Palazzo Pio a Lecce e del Giardino dei continenti a Nardò.
L’elenco completo dei siti aderenti all’iniziativa è su https://www.apgi.it. Sui social gli hashtag ufficiali sono #Incontriamocingiardino #EuropeForCulture #Patrimonio2018
Nella foto in alto una splendida pianta acquatica nel Giardino delle Zoccate di Massafra