La grande festa per Nicola, il santo antico dal cuore giovane

Tra corteo storico, luminarie, fuochi pirotecnici e processione a mare si rinnova a Bari l culto per il vescovo di Myra, "campione" di carità e del dialogo intereligioso

“Chi conosce i disegni del Signore? O chi mai fu suo consigliere? Noi possiamo con certezza asserire che la Provvidenza volle che fosse trasferito dall’Asia fino a Bari questo dono graditissimo e prezioso, per la salvezza degli italiani, anzi, di tutta l’Europa”. Termina così un celebre passo della “Storia della traslazione di san Nicola Vescovo” redatta da Giovanni Arcidiacono, il quale iscrive l’arrivo a Bari del santo di Myra in un disegno provvidenziale. Un santo che con la sua vita, al fianco dei più bisognosi, si è dimostrato uno dei più grandi esempi di ecumenismo religioso. San Nicola e le tradizioni connesse alla sua figura uniscono da secoli l’Oriente all’Occidente.

È per questo che ogni anno la città di Bari, il 7 maggio, onora il suo patrono con il celebre corteo storico: timpanisti, sbandieratori e figuranti stupiscono migliaia di spettatori, facendo rivivere i momenti salienti della vita del santo. La processione termina con il simulacro della caravella su cui è presente l’immagine sacra del patrono. L’ingresso del corteo in basilica è il momento culminante e più scenografico, che si conclude con la benedizione del quadro.
L’arrivo a Bari delle reliquie di San Nicola ha trasformato la storia dell’intera città. Il corteo storico celebra il rapporto che lega i valori della comunità barese con il Santo venuto dal mare. Attorno alla figura del santo, ancora oggi, i pellegrini di tutto il mondo riscoprono a Bari le loro comuni radici culturali e religiose.

I festeggiamenti proseguono oggi. Al mattino spettacolo pirotecnico; a seguire, presso il molo San Nicola, celebrazione eucaristica presieduta da mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto e delegato pontificio per la basilica, benedizione del mare e imbarco della statua del santo; a sera sbarco del santo e processione fino a piazza del Ferrarese con l’accensione delle luminarie e, in tarda serata, al molo Sant’Antonio nuovo spettacolo pirotecnico.

“San Nicola ha aderito pienamente al Vangelo. Un santo della carità che s’interessava di tutti, non solo cristiani, e di tutti i problemi di carattere sociale -spiega l’ex priore della basilica di San Nicola, padre Damiano Bova- da cui poi scaturiscono i miracoli. L’attualità del santo si riscontra nel momento in cui noi siamo capaci di ispirarci ad alcuni principi del suo carattere aperto e dedito al servizio di tutti. Il cristiano deve essere una persona aperta, specialmente oggi, in un momento in cui la comunità cristiana si restringe sotto l’aspetto cultuale, ma sotto un altro punto di vista si allarga: se badiamo alle lettere scritte da papa Francesco, i destinatari non sono solo cristiani, ma anche di altre religioni”.

“L’aspetto più significativo di San Nicola è sicuramente quello ecumenico. Partendo dal culto di San Nicola, la città di Bari promuove un’intensa attività sull’unione delle chiese, attraverso incontri in diversi luoghi: la basilica, l’Istituto di teologia ecumenica e il Centro ecumenico dei padri domenicani. Il messaggio che san Nicola oggi rivolge ai giovani è quello dell’impegno. San Nicola aveva una spiritualità forte e con coraggio è riuscito a perseguire i suoi obbiettivi. San Nicola è un giovane antico o anche un antico molto giovane”.

In un momento storico come il nostro, segnato da gravi conflitti e scontri politici, in una società dove molto spesso si dimentica il vero significato di amore e carità, San Nicola è la luce dei cuori non solo di una città ma di un intero mondo in festa.