Le immagini struggenti di Nuovo Cinema Paradiso

Foto, locandine e arredi di scena nella rassegna dedicata dal Bif&st al capolavoro di Giuseppe Tornatore

“Qualunque cosa farai, amala, come amavi la cabina del Paradiso quando eri picciriddu”.

Sembra di sentirla la voce del vecchio Alfredo – un irripetibile Philippe Noiret – mentre saluta il giovane Totò, in partenza per Roma.

A rievocare le memorabili sequenze di uno dei più bei capolavori di Giuseppe Tornatore è, in questi giorni, la mostra allestita al Palazzo della Citta metropolitana in occasione del Bif&st – Bari International Film Festival.

“30 anni nel paradiso del cinema” il titolo della rassegna, curata da Ninni e Ida Panzera, dedicata alla prima proiezione di “Nuovo Cinema Paradiso”.

Era il 29 settembre 1988 quando la pellicola, che valse l’oscar al regista siciliano, fu presentata in anteprima mondiale proprio nel capoluogo pugliese.

Un modo per tornare ad accendere i riflettori sul Sud, da cui, come per il protagonista del film, si è costretti ancora a fuggire in cerca d fortuna. Un Sud per il quale, una, o forse l’unica, possibilità di riscatto è rappresentata proprio dall’arte cinematografica.

La mostra, organizzata da La Zattera dell’Arte con il supporto dell’Istituto Luce Cinecittà, giunge in Italia, per la prima volta, dopo essere stata presentata a Los Angeles nel 2014.

Sullo sfondo delle musiche di Ennio Morricone, le locandine del film come le tante lettere ricevute da Tornatore, trovano spazio fra tanti, riconoscibili oggetti di scena e fotografie.

Tra queste ultime, particolarmente fascinose quelle che ritraggono i protagonisti della pellicola – Philippe Noiret, Totò Cascio, Antonella Attili, Agnese Nano e Marco Leonardi – realizzate da Luca Biamonte.

In mostra anche i disegni dell’edificio di Nuovo Cinema Paradiso di Andrea Cristanti, insieme ai costumi di scena, confezionati da Beatrice Bordone, e ad alcuni arredi, ormai scolpiti nell’immaginario del pubblico, come la scultura della bocca di leone da cui parte un fascio di luce, uno dei simboli del film di Tornatore come pure la famosa insegna luminosa del Nuovo Cinema Paradiso.

Al lavoro grafico di Elena Green per la realizzazione dell’insegna, il Bif&st dedica un prezioso “dietro le quinte”.

Oggi la mostra sarà visitata dallo stesso Giuseppe Tornatore, tornato al Petruzzelli per assistere alla proiezione della versione restaurata dalla Cineteca Nazionale di Bologna del suo celebre lungometraggio.