Chi si trova a transitare con una certa frequenza dalle parti del passaggio a livello tra via senatore Angelini e via Paolo Scoppio, a pochi metri dalla stazione centrale di Bitonto, conosce perfettamente le criticità che da esso derivano. Dai regolari disagi alla viabilità, con le lunghe code di veicoli che si fermano davanti al passaggio chiuso, in attesa del transito del treno, che avviene chiaramente con una certa frequenza, ai più rari – per fortuna – problemi di sicurezza pubblica, con auto che a volte sono rimaste incastrate tra le due sbarre con conseguente fermo dei treni e ulteriori inconvenienti per automobilisti e passeggeri.
Inconvenienti cui si è pur cercato di porre rimedio nel tempo, prima rendendo a senso unico via Ancona e poi interdicendone il transito ai mezzi pesanti, ma senza grossi risultati. A maggio dello scorso anno, poi, con l’apertura di un apposito tavolo tecnico sono arrivate altre proposte, tra cui quella che potrebbe rivelarsi vincente: la semaforizzazione dell’intersezione tra via Scoppio e via senatore Angelini con potenziamento della relativa segnaletica orizzontale e verticale. Con una delibera di giunta approvata poco più di una settimana fa e fresca di pubblicazione sull’albo pretorio, il Comune ne ha finalmente ratificato il progetto definitivo.
Oltre alla posa in opera di lanterne semaforiche che dovrebbero regolare il traffico in maniera più efficace, il piano, redatto dalla Polizia Locale guidata dal comandante Gaetano Paciullo e riferito dall’assessore al ramo Rino Mangini, prevede in particolare l’apposizione di quattro display a messaggio variabile (aperto-chiuso), due su via Ludovico I D’Angiò e due su via Fornelli, che consentano agli automobilisti diretti oltre i binari di conoscere lo stato di apertura e chiusura del passaggio, consentendo le dovute deviazioni ed evitando inutili ingorghi.

Una soluzione semplice e relativamente economica (il computo dei lavori raggiunge un importo a netto dell’iva pari a poco più di 51mila euro) che sarà quasi interamente coperta da Ferrotramviaria, con cui il Comune ha già impostato una bozza di convenzione.
Entro la fine dell’anno, o forse anche prima, a seconda della celerità con la quale verranno esperite le operazioni di gara, la situazione, in quella porzione della città, potrebbe dunque cambiare radicalmente.