Il comune di Bari chiude i conti del 2017. Lo fa con una certa soddisfazione, espressa dall’assessore al Bilancio, Alessandro D’Adamo, e dal direttore della ripartizione, Giuseppe Ninni, durante la conferenza stampa a Palazzo di Città.
Tra i dati positivi: l’incremento della disponibilità di cassa al termine dell’esercizio, il miglioramento del risultato di amministrazione, la riscossione dei residui attivi, gli investimenti sul territorio, l’abbattimento dello stock di debito e il recupero dell’evasione.
All’indomani dell’avvio dell’armonizzazione contabile, si conferma dunque un positivo cambio di passo anche per il 2017, con un’analoga previsione per il triennio 2018/2020.
Ma per i cittadini baresi ci sono altre buone notizie. Crescono gli investimenti e continua a ridursi il debito di finanziamento del Comune.
“La scelta di evitare il ricorso all’assunzione di nuovi prestiti a titolo oneroso, adottata con la programmazione 2016/2017, proseguita con quella 2017/2019 e confermata per il triennio 2018/2020, consente di assestare lo stock di debito a 92 milioni, con una correlata incidenza sui bilanci in termini di quote annuali di rimborso capitale e interessi passivi, tra le più basse in Italia”, ha dichiarato l’ass. D’Adamo.
“Al termine del 2020 lo stock si ridurrà di ulteriori 20 milioni, liberando risorse da destinare a una maggiore quantità e qualità di servizi da erogare alle famiglie. Nel corso del 2017 i comuni più virtuosi su questo fronte in Italia sono proprio Bari, Bologna e Palermo. Tradotto in cifre, chi risiede in queste città e quindi anche a Bari è gravato di meno di 20 euro l’anno di interessi passivi”, ha concluso.
Al termine del 2017, rispettato anche il cosiddetto saldo di finanza pubblica: via, quindi alle assunzioni di nuovo personale in sostituzione dei numerosi dipendenti collocati in pensione.
La disponibilità di cassa a disposizione del comune al termine dell’esercizio si attesta in oltre 177 milioni, con un incremento del 10% rispetto al 2016 e del 12% rispetto al 2015.
Il risultato di amministrazione complessivo del 2017 registra un sensibile incremento (+12%) rispetto all’analogo risultato rilevato al termine del 2016. Positivo anche un altro indicatore fondamentale della sostenibilità finanziaria del Comune: la consistenza finale dei residui attivi e, in particolare, di quelli correnti derivanti da entrate tributarie.
La loro consistenza complessiva finale non subisce incrementi rispetto al 2016. I crediti di natura tributaria registrano addirittura una significativa riduzione rispetto a quelli finali del 2016 di circa il 4%. La fisiologica formazioni di crediti tributari di competenza dell’esercizio 2017 risulta perciò completamente assorbita dal maggior volume di riscossione registrata nel corso del 2017 dei residui attivi 2016 e precedenti.
Dalla lotta all’evasione 2017 si sono stanati contribuenti per un importo pari a circa 9 milioni, parte dei quali già incassati nel corso dello stesso esercizio, in misura pari al 12%. Con riferimento alle spese d’investimento, gli impegni registrati al titolo II, spese in conto capitale, ammontano a 67 milioni con un incremento di oltre il 60% rispetto al 2016 e del 38% rispetto al 2015.