Il Comune di Bitonto, ed in particolare l’assessorato ai servizi cimiteriali condotto da Marianna Legista con la responsabile Angelica Milillo, ha avviato le procedure per la revoca di alcune concessioni cimiteriali risalenti a più di 50 anni fa nei cimiteri del centro urbano e delle due frazioni, in esecuzione di quanto disposto dalla giunta alla fine dello scorso anno con la deliberazione n. 265 del 20 dicembre 2017.
La penuria di spazi per le sepolture ha infatti costretto l’amministrazione ad adottare delle soluzioni operative: da un lato la predetta revoca, dall’altro la realizzazione di nuove edicole funerarie per loculi ed ossari nella zona di ampliamento a sud-ovest del cimitero. 128 Loculi e 112 ossari voluti dall’intera giunta Abbaticchio e finanziati per 270mila con la delibera n.266, sempre del 20 dicembre scorso.
Per il cimitero del centro urbano, considerato che ha già preso il via l’iter per il suo ampliamento, si provvederà alla revoca delle concessioni relative ad alcuni ossari, le cui tumulazioni risalgono a oltre 50 anni fa; in molti casi si tratta di sepolture senza alcuna indicazione su data di decesso e generalità del defunto.
Nelle frazioni di Mariotto e Palombaio, invece, non essendo prevista in tempi brevi alcuna attività di ampliamento delle aree cimiteriali, la revoca riguarda le concessioni sia di loculi che di ossari relative a tumulazioni vecchie di almeno 50 anni. Qui non ci sono loculi disponibili dal 2006 e anche i terreni destinati alle inumazioni sono quasi saturi (almeno per quanto concerne il cimitero di Palombaio).
L’elenco dei loculi e degli ossari interessati dalla procedura sono stati resi noti con un avviso pubblico, disponibile da oggi anche sull’albo pretorio online e sul sito internet del Comune di Bitonto.
I resti ossei delle salme estumulate, qualora i concessionari o eredi del defunto, entro 60 giorni dalla data di affissione dell’avviso, non abbiano manifestato una diversa volontà, saranno deposti in urne idonee, con una targhetta di riconoscimento che riporti i dati identificativi del defunto e il numero del loculo o dell’ossario di provenienza. Le urne saranno poi depositate nell’ossario comunale. Si parla di oltre cento revoche, tra loculi e ossari.