Il suo volto da bravo ragazzo è l’immagine di una squadra che, pur da neopromossa, sta rafforzando la propria candidatura a rivelazione del girone meridionale del campionato di Serie C. Fabio Delvino è uno degli elementi di spicco della “meglio gioventù” che sta trascinando il Bisceglie nell’anno del ritorno tra i professionisti dopo 19 anni di lunga attesa.
Il 20enne terzino bitontino è approdato in riva all’Adriatico nell’estate del 2016, proveniente dal settore giovanile del Matera. Sotto la guida attenta di un allenatore preparato come Nicola Ragno, Fabio è cresciuto riuscendo a ritagliarsi 27 presenze nella squadra che ha vinto lo scorso campionato di Serie D dopo una lunga ed esaltante rimonta.
Prestazioni che la scorsa primavera lo hanno portato anche ad essere convocato nella Rappresentativa di Serie D che ha preso parte al Torneo di Viareggio, il più prestigioso torneo calcistico a livello giovanile. Un’avventura, quella agli ordini di mister Augusto Gentilini, durata troppo poco e terminata dopo le tre partite del girone eliminatorio, anche se Fabio è riuscito comunque a scendere in campo in due occasioni da subentrante.
La scorsa estate, con il ritorno del Bisceglie tra i professionisti e l’arrivo in panchina di Nunzio Zavettieri, il ragazzo è stato confermato. Dopo un inizio nelle retrovie, a suon di buone prestazioni è riuscito a scavalcare nelle gerarchie il collega Paolo Migliavacca e a diventare il titolare sulla corsia destra di difesa. Il 23 dicembre scorso la gioia del primo gol da professionista nella partita casalinga contro la Paganese. Quando Zavettieri è stato esonerato a inizio febbraio, e sulla panchina si sono avvicendati Pino Alberga prima e Gianfranco Mancini poi, Fabio è rimasto un punto fermo dell’undici nerazzurro, venendo impiegato o da centrale di destra nella difesa a tre o da esterno destro nel centrocampo a cinque. Mercoledì scorso un altro gol, quello che al 91’ ha scongiurato l’ipotesi della sconfitta casalinga contro il Catania. Un gol raccontato in sala stampa con una frase semplice, ma incredibilmente spontanea: “Quella di oggi sarà una sensazione che mi resterà a lungo nella mente”.
Solo il tempo ci dirà dove arriverà questo giovane terzino con la faccia da bravo ragazzo partito da Bitonto. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, le premesse per una carriera ricca di soddisfazioni ci sono tutte.
(Foto: Emmanuele Mastrodonato Photographer)