Matera e Bitonto. Due regioni diverse? Due mondi lontani? Tutt’altro!
La geologia della Murgia, la civiltà della pietra, la radice contadina, la fede ancestrale.
Il Sud che soffre, cercando riscatto. E la bellezza, tanta.
Si comprende, così, perché le due città, si siano abbracciate attraverso l’incontro tra i primi cittadini Michele Abbaticchio e Raffaello De Ruggeri.
L’appuntamento si è tenuto a Bitonto, con tanto di giro del sindaco lucano tra le bellezze del centro storico e conferenza stampa a Palazzo di Città.
Un incontro tra “capitali”. Bitonto, finalista nella corsa al titolo di capitale italiana della cultura per il 2020 e ora designata a quello di capitale meridionale, con il sostegno della Regione Puglia e della Città Metropolitana.
Matera, come noto, capitale europea della cultura per il 2019. Entrambe le città puntano sulla bellezza e sulla cultura come irrinunciabili volani di sviluppo. Una cultura intesa non alla maniera erudita e passatista (e così un Sud non pensato “fatalisticamente”, ha detto De Ruggieri), lontana, tuttavia, anche da quell’idea di turismo “mordi e fuggi”, poco in sintonia con le ragioni storiche del territorio e, anzi, piuttosto selvaggio nel depredarlo e snaturarlo.
Michele Abbaticchio è apparso assai felice della sintesi apulo-lucana tra la città degli ulivi e quella dell’ex “vergogna nazionale”, oggi patrimonio mondiale dell’umanità.
“Con Matera, puntando anche sul miglioramento dei trasporti e delle strade di collegamento, non potevamo che stringere questa intesa, un rapporto oggi sancito ufficialmente ma che appartiene alla storia delle nostre comunità, distanti solo una cinquantina di chilometri e strategicamente interessate l’una all’altra anche per la presenza dell’aeroporto, così vicino al nostro centro”, sostiene il sindaco.
Non solo. “Con Matera abbiamo immaginato un rapporto strategico incentrato su tradizione, innovazione e conoscenza. Dobbiamo lavorare per avviare un processo virtuoso -prosegue Abbaticchio- fondato sulla qualità progettuale, sulla sostenibilità ambientale ed economica, sul management culturale e sulla costruzione di reti e partnership tra pubblico e privato”.
Il primo cittadino materano ha insistito, dal canto suo, su una “dignità civica che passa attraverso il recupero della storia e della bellezza. Una storia antica in cui c’è Matera e c’è Bitonto”.
“Ogni anno, ad ottobre, organizzeremo a Matera una grande e ricca giornata dedicata all’unione delle nostre nobili città. Bitonto sarà protagonista di un importante imomento di promozione e approfondimento per stimolare il turismo”, la sua proposta concreta.
Una riflessione, inolte, sugli aspetti relativi all’enogastronomia.
“Si tratta di un settore importante, dalle enormi potenzialità. A tavola si scopre per davvero il valore di una comunità, apprezzandone l’identità e il marchio territoriale”.
Così il Sud c’è, resiste, reagisce. E, finalmente, inizia ad allacciare sul piano istituzionale le relazioni che la storia e la natura ci hanno già consegnato e che spesso trascuriamo, talvolta proprio per i ritardi a livello politico.
Lo sviluppo passa dalla cultura e se la cultura non trova reti e non agisce su un terreno comune ci si ritroverà sempre isolati, indietro rispetto all’economia e alla storia stessa.