“Angeli senza frontiere” vegliano sui cittadini in difficoltà

L'associazione di volontariato, presieduta da Vito Plantamura, si batte per assistere gli anziani e aiutare i disabili, contribuendo ad eliminare le barriere architettoniche

“In un mondo pieno di indifferenza, a noi importa”.

Sono le parole pronunciate dal presidente Vito Plantamura per presentare alla cittadinanza, nel corso di una cerimonia alla parrocchia di San Leone Magno, l’associazione “Angeli senza frontiere”.

L’ing. Plantamura ha scelto di rendere testimonianza concreta della propria fede cristiana, segnata in modo particolare dall’incontro con Madre Teresa di Calcutta e Padre Pio, fondando, insieme ad un gruppo di volontari, il sodalizio che fornisce assistenza sociosanitaria a disabili e anziani oltre a un servizio di taxi solidale.

L’ultima iniziativa è stata la realizzazione di uno scivolo in via Francesco Paolo Luiso, per consentire a due ragazzi in carrozzina, di entrare e uscire con facilità dalla propria abitazione a piano terra. Un progetto realizzato a tempo di record grazie alle sollecitazioni dell’associazione. Ma il sodalizio provvede, anche e occasionalmente, a una piccola distribuzione di generi alimentari, riservata esclusivamente a persone in evidente stato di necessità.

“Non vogliamo sostituirci alle istituzioni ma sostenerle per garantire il benessere di tutti i cittadini”, spiega Plantamura.

La realtà associativa è formata da tanti volontari, che cercano di tradurre in realtà concreta la frase della santa di Calcutta “fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice”. Con semplici gesti, come regalare agli anziani una passeggiata, spingendoli in carrozzina, o portando loro alimenti e generi di prima necessità.

Angeli senza frontiere si batte contro l’abbandono dei cittadini in età più matura, in particolare quelli che versano in particolari condizioni psicofisiche, impedendo, tra l’altro, che siano vittime di truffe, come sempre più spesso riportato dalle cronache cittadine.

“L’auspicio è che, grazie alla nostra associazione, possa crearsi una catena civica di solidarietà, accogliendo l’invito di papa Francesco ad evitare che il cuore dei cristiani diventi anestetizzato come quello dei farisei”, conclude Vito Plantamura.